MindMentor: lo psicologo 2.0

Leggevo una notizia interessante e al tempo stesso davvero particolare su su Appunti Digitali. Si fa riferimento ad nuovo servizio creato da due psicologi olandesi e nominato MindMentor, in grado di fornire consulenza psicologica al costo di 8$/ora.

Il software di consulenza è basato sul vecchio modello di Eliza (la macchina sviluppata nel 1966 da Joseph Weizenbaum), che se ben ricordate fu un fallimento.

Personalmente la notizia mi lascia abbastanza perplesso: non capisco come si possa effettuare una consulenza del genere a distanza e per di più senza una reale interazione umana. La cosa che mi stupisce è che sia stata messa in piedi da due psicologi che dovrebbero avere un minimo di cognizioni su come si sviluppano determinate dinamiche, e sulla relazione che si instaura tra paziente e terapista.

Per di più basare un nuovo software su un vecchio fallimento non mi sembra proprio il miglior modo per cominciare, ma queste sono opinioni personali.

Dando un’occhiata alla pagina learn more si legge:

MindMentor is robot psychologist. He guides you through a series of psychological steps. He helps you solve problems and achieve goals. He doesn’t come up with standard answers. He lets you to look inside, understand yourself, find your own solutions. The MindMentor process takes about an hour.[…]

Ma la cosa che stupisce ancora di più sono le modalità con le quali il software sembrerebbe lavorare (condizionamento di Pavlov, PNL e simili).

Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensino i nostri lettori a tal proposito. Nella notizia, e sul sito ufficiale, se ci fate caso si fa riferimento anche a un 47% (non verificato) di gente che avrebbe risolti i propri problemi grazie a questo software.

La cosa mi lascia maggiormente dubbioso, e sono perfettamente consapevole di come alcuni problemi richiedano l’intervento di un esperto. Gli studi per diventare psicologi sono lunghi e tortuosi, i nodi che si vanno a toccare delicati e particolari. Un robot cosa può fare oltre a fornire risposte che riprendono le nostre domande?

A questo punto sempre meglio chattare con Dio, sicuramente più interessante che parlare con uno psicologo robot, non trovate?

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