Net Neutrality, segnale forte dall'Unione Europea

L'Unione Europea sta monitorando il comportamento dei carrier al fine di garantire la Net Neutrality. A febbraio la relazione del BEREC.
Net Neutrality, segnale forte dall'Unione Europea
L'Unione Europea sta monitorando il comportamento dei carrier al fine di garantire la Net Neutrality. A febbraio la relazione del BEREC.

Al fine di garantire una vera e pulita “net neutrality”, i ministri dell’Unione Europea hanno chiesto alla Commissione e al BEREC, l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, di monitorare la gestione del traffico web per assicurarsi che i provider non strozzino alcuni servizi in favore di altri. Secondo un rapporto Reuters, la preoccupazione è che la neutralità potrebbe venire meno, con servizi di chiamate internet come Skype possibilmente coinvolti e penalizzati. Il BEREC pubblicherà una relazione congiunta da parte dei regolatori dei 27 Stati membri dell’Unione Europea nel mese di febbraio, che riassumerà le sue conclusioni in merito alla delicata questione.

Alcuni ISP, molti dei quali offrono anche servizi per telefoni cellulari, vedono Skype e i suoi prezzi altamente competitivi come un ostacolo alla loro attività. Secondo un rapporto di Juniper Research, la base clienti del servizio telefonico appena acquisito da Microsoft raggiungerà i 150 milioni entro il 2016. Prima ancora che l’UE si preoccupasse della questione Net Neutrality, una ricerca curata dall’associazione VON Europe Voip, ha dichiarato che la compagnia telefonica Vodafone limita in certi casi l’accesso a servizi come Skype, mentre Orange, Bouygues Telecom, E-Plus e KPN non permettono l’utilizzo di servizi Voip su tutte le loro connessioni mobili.

Senza ombra di dubbio uno scenario come questo non fa altro che ostacolare la neutralità della rete, andando a violare i principi di libertà sui quali si dovrebbe fondare la fruizione del principale mezzo di comunicazione di massa quale è Internet. Ovviamente a pagarne le conseguenze sono sempre gli utenti. Tuttavia, la presa di coscienza del problema da parte dell’Unione Europe  rimane un segnale molto incoraggiante e la pressione che gruppi quali Microsoft e Google stanno portando avanti non potrà che pilotare la situazione verso un nuovo equilibrio: perché la Net Neutrality, oltre ad essere un principio fondamentale, è altresì una dimensione che ai nuovi grandi gruppi del Web conviene e per la quale quindi lotteranno con ogni mezzo.

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