Nismo JukeRide: tecnologia, uomo e macchina

Nismo JukeRide è un progetto pensato per sfruttare innovazione e social media al fine di sviluppare una piattaforma per migliorare le performance di guida.
Nismo JukeRide è un progetto pensato per sfruttare innovazione e social media al fine di sviluppare una piattaforma per migliorare le performance di guida.

L’automobilismo sportivo è da sempre l’avanguardia tecnologica sulla quale sperimentare nuove soluzioni destinate ad evolvere il concetto di guida. Così è per Nissan, che nel nome di Nismo sta mettendo a punto una piattaforma di analisi pensata per valutare e migliorare le prestazioni di guida agendo su monitoraggio, biometria e addestramento tramite uno strumento principe: l’innovazione tecnologica.

Nasce così il progetto Nismo JukeRide, un’idea pensata come un progetto aperto in grado di coinvolgere anche i fans tramite i social media: la partecipazione allargata è al centro dell’iniziativa, alla guida della quale vien posto l’automobilista di Formula 1 Johnny Herbert:

Spiega Nissan: «Guidato da Johnny Herbert, con il supporto di un giovane team di apprendisti del campo della tecnologia digitale e del motor sport e della grande comunità dei social media, il progetto Nissan spingerà Juke al limite».

Al centro del progetto v’è una speciale videocamera montata su un drone: «L’auto avrà come compagno un mini elicottero dotato di telecamere e comandato a distanza, con punto di atterraggio dedicato sul tetto di Juke. La telecamera-elicottero fornirà dati assolutamente precisi riguardo l’ambiente, il fondo stradale, la presenza di eventuali ostacoli sul percorso e monitorerà ogni singolo movimento dell’auto. Tutte le informazioni raccolte consentiranno ai piloti Nismo di valutare le loro prestazioni, migliorare le loro capacità di guida e, quindi, sviluppare le loro doti».

La community è coinvolta nelle scelte progettuali, nonché nella scelta finale del nome dell’auto che risulterà dallo sviluppo del progetto:

Le tecnologie montate sull’auto ed i sistemi di monitoraggio delle performance sono parte di una piattaforma complessa, comprensiva di:

  • In-Body Machine di Nissan, che analizza la composizione corporea;
  • Brainwave Monitor, che allena la mente a concentrarsi e rilassarsi contemporaneamente;
  • console Batak, per migliorare i tempi di reazione;
  • un simulatore di gara, che permette agli atleti di provare qualsiasi circuito automobilistico del mondo

A distanza di pochi mesi dall’inizio del progetto #jukeride, Nissan ha già messo a punto un nuovo promo per spiegare i progressi tecnologici raccolti. E lo fa con il massimo della spettacolarità: una sfida parallela tra Dave Barlia (noto BASE jumper) in caduta libera da una parete rocciosa di 1370 metri e dotato di tuta alare e velocità superiori ai 210 Km/h, ed il pilota Peter Pyzera, campione tedesco della Nissan GT Academy edizione 2012. L’adrenalina inizia a scorrere immediatamente dopo il click su play:

Il filmato mostra sistemi tecnologici avanzati quali i dispositivi biometrici e il sistema JukeRide usati dagli atleti Nismo durante il programma di preparazione intensivo presso il Nismo Lab, laboratorio mobile all’avanguardia. Il massacrante regime di allenamento e preparazione, basato sulle più avanzate tecnologie, è stato studiato per assicurare agli atleti Nismo la capacità di confrontarsi con i migliori piloti al mondo dopo soli tre mesi di training.

«Vedevo Dave sopra di me», ha commentato Pyzera: «ma tutto quello che dovevo fare per batterlo era rimanere concentrato e tenere duro. Quando, alla fine, abbiamo guardato i dati raccolti dai dispositivi indossati per il monitoraggio dei parametri biometrici, i momenti di maggiore concentrazione risultavano chiaramente. È divertente, da un lato, ma dall’altro si tratta di una cosa molto seria, perché questo sistema non solo migliora le mie prestazioni, ma mi aiuta anche a prepararmi per la prossima gara».

La tecnologia applicata da Nissan e Nismo all’auto, insomma, è in realtà una tecnologia finalizzata specificatamente all’estensione delle capacità della persona, individuando nell’interpolazione tra uomo e macchina il segreto per sbloccare performance e risultati.

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