No alle estensioni Chrome per cercare .torrent

Google ha eliminato da Chrome Web Store alcune delle estensioni che permettono la ricerca di file per scaricare materiale dal network P2P BitTorrent.
Google ha eliminato da Chrome Web Store alcune delle estensioni che permettono la ricerca di file per scaricare materiale dal network P2P BitTorrent.

Google ha rimosso da Chrome Web Store alcune delle estensioni per il browser che permettono la ricerca di file .torrent, necessari per scaricare materiale dal network peer-to-peer BitTorrent. La notizia è stata diffusa dalla redazione di TorrentFreak, che riporta anche la motivazione fornita da bigG agli sviluppatori: le estensioni interessate dal provvedimento potrebbero rappresentare un metodo per il download non autorizzato di contenuti protetti da diritto d’autore.

Non è dato a sapere se la decisione sia in qualche modo legata alle pressioni dell’industria discografica o cinematografica, che già in passato hanno puntato più volte il dito contro il motore di ricerca accusandolo di fornire una via d’accesso a file piratati. Una delle estensioni eliminate è quella del portale Torlock, il cui scopo era di aggiungere un piccolo box di ricerca all’interno dell’interfaccia di Chrome, che a sua volta rimandava ai risultati sulle pagine del sito torlock.com. Interpellato sulla vicenda, il gestore della piattaforma definisce quanto avvenuto come un pericoloso precedente, augurandosi che Google possa ripensarci e tornare sui propri passi. Nella email con la quale bigG ha avvisato lo sviluppatore dell’eliminazione si legge quanto segue.

Non permettiamo la presenza di prodotti o servizi che violano i termini di servizio di terze parti, oppure di prodotti o servizi che incoraggiano, facilitano o permetto accessi, download o streaming non autorizzati di contenuti protetti da diritti d’autore.

A conti fatti, la questione è la stessa già trattata più volte. Si discute della legalità dei siti che mettono a disposizione una piattaforma in cui condividere e scaricare file .torrent (il caso più celebre è quello di The Pirate Bay). In questo non c’è nulla di illegale, ma l’utilizzo che se ne fa può violare le normative vigenti in termini di copyright, ad esempio quanto si sfrutta il protocollo BitTorrent per diffondere in Rete un album musicale, un film oppure gli episodi di una serie televisiva. Per il momento bigG ha scelto di non rilasciare alcun commento.

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