Nokia, la navigazione è ancora più intelligente

Nokia sta sviluppando assieme all'Università di Berkeley il cosiddetto Nokia Mobile Millennium, un progetto che utilizza i cellulari come sensori per valutare lo spostamento del traffico sul circuito stradale. Disponibile l'installer per i volontari
Nokia sta sviluppando assieme all'Università di Berkeley il cosiddetto Nokia Mobile Millennium, un progetto che utilizza i cellulari come sensori per valutare lo spostamento del traffico sul circuito stradale. Disponibile l'installer per i volontari

Nokia Mobile Millennium: il nome è criptico, ma lo scopo è invece molto chiaro. Nokia, infatti, sta sviluppando un prototipo di navigazione satellitare (in progetto ormai da mesi) con il quale sia possibile usare i telefoni attivi per monitorare il traffico e restituire agli utenti informazioni utili per il proprio viaggio. La presentazione ufficiale avverrà nelle prossime 24 ore in occasione del 15esimo World Congress on Intelligent Transportation Systems. Un primo PDF illustrativo è invece disponibile fin da subito online.

Il cellulare può essere un ottimo navigatore satellitare. Al tempo stesso, però, il cellulare potrebbe diventare un ottimo sensore per il traffico segnalando semplicemente la propria posizione ad un server centrale. Ricombinando tutti gli input, infatti, si potrebbe ottenere un grande sistema di monitoraggio in grado di migliorare l’esperienza di navigazione e, indirettamente, rendere anche più fluido il traffico sulle strade.

Il progetto è cofirmato da Navteq (ormai una controllata Nokia) e dall’Università della California di Berkeley. Il primo esperimento è datato 8 febbraio 2008 quando 100 auto sono state immesse contemporaneamente sulla strada per valutare i risultati partendo da una copertura del traffico pari al 2%: i risultati sarebbero stati ottimi. Nokia, insomma, conta in una copertura di una piccola frazione del traffico per restituire, coadiuvandosi di valutazioni statistiche, uno screening complessivo dei movimenti degli autoveicoli sul circuito stradale. Tali dati sarebbero un fondamentale valore aggiunto per il servizio di navigazione Nokia perchè il gruppo potrebbe offrire ai propri utenti dati utili ad organizzare i propri viaggi (ed i telefoni stessi potrebbero utilizzare tali indicazioni nell’organizzazione dei percorsi).

Indirettamente, infine, un sistema similare potrebbe coadiuvare in modo sostanziale all’organizzazione dei flussi del traffico perchè, utilizzando scelte alternative a quelle della “massa”, si potrebbero evitare ingorghi dettati da scelte compiute in assenza di informazioni determinanti. Gran parte delle scelte potranno dunque essere lasciate al sistema centrale, presso il quale convergeranno i dati tanto dei sistemi fissi di rilevamento quanto quelli dei telefoni in mobilità: tali informazioni “grezze” verranno elaborate per tornare ai telefonini sotto forma di informazioni utili.

Il sistema Nokia Mobile Millennium appare però ad oggi viziato da una grave debolezza: i dispositivi devono essere animati da un contratto dotato di flat illimitata per il traffico dati. Tale aspetto è fondamentale perchè i telefoni inviano dati con continuità, a scadenze precise di tempo, notificando la posizione del telefono (e dell’automobile) al server centrale. Al tempo stesso la flat è necessaria al fine di ricevere i dati elaborati, così che le informazioni per la navigazione siano costantemente aggiornate durante il viaggio. Ad oggi gli utenti dotati di flat similari sono ancora relativamente pochi ed il campione di utenti potenzialmente interessati al progetto è dunque ancora troppo limitato per poter consentire una statistica valida e risultati accettabili. A tal proposito Nokia ha però già un obiettivo sulla propria roadmap: 10000 volontari attivi entro il mese di aprile 2009.

Usare il telefonino come un navigatore satellitare è cosa ormai comune: da tempo ormai Nokia ha portato avanti i propri esperimenti in merito ed i cellulari più avanzati della casa norvegese hanno già unito le potenzialità del telefono con quelle del navigatore. Il primo importante prototipo è stato l’N95, poi è venuto l’N96 ed il modulo GPS è stato potenziato per restituire al telefono una migliorata capacità di dialogo con i satelliti. Il numero dei dispositivi abilitati non è dunque un problema. La disponibilità delle flat attive lo potrebbe essere, quantomeno nell’immediato. I dubbi che potrebbero sollevarsi in futuro sono invece giocoforza relativi alla privacy: un monitoraggio tanto capillare della posizione dei telefoni potrebbe sollevare nuovi interrogativi, sebbene un servizio disabilitato in soluzione standard e la crittografia sui dati possano allontanare i dubbi maggiori.

Il sito ufficiale del progetto mette a disposizione il download gratuito dell’applicazione Java per i volontari che intendono candidarsi come primi beta tester per un progetto destinato a portare grandi novità nel mercato della navigazione satellitare. Curiosamente una delle prime FAQ proposte è relativa alla possibilità di utilizzare il servizio sugli iPhone: sebbene al momento il tutto sia possibile soltanto su dispositivi Nokia e BlackBerry, l’iPhone risulta essere comunque tra i programmi del gruppo ed una release apposita sarebbe già in fase di sviluppo.

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