OpenOffice 3.0 è realtà. Anche per Mac

OpenOffice 3.0 è realtà: l'annuncio segue di poche ore la release dell'installer, peraltro per la prima volta in assoluto disponibile fin dalla versione nativa anche per utenza Mac OS X. Molte le novità per una versione che promette svariate migliorie
OpenOffice 3.0 è realtà: l'annuncio segue di poche ore la release dell'installer, peraltro per la prima volta in assoluto disponibile fin dalla versione nativa anche per utenza Mac OS X. Molte le novità per una versione che promette svariate migliorie

Il download dell’installer risulta attivo ormai da tutto il weekend, ma l’annuncio ufficiale della release in lingua italiana è arrivato solo in queste ore. Ed i risultati sembrano subito dipingere il quadro di un successo che si consolida: «L’Associazione PLIO annuncia OpenOffice.org 3.0, la terza “major release” della suite di produttività open source che in pochi anni è divenuta un temibile concorrente per Microsoft sul mercato italiano, come dimostra la crescita dei download e delle installazioni negli ultimi anni. Quasi a celebrare l’avvenimento, oggi viene doppiato il risultato del 2007 con il superamento dei 3.580.000 download dall’inizio del 2008, ovvero uno ogni 7 secondi».

Oltre ad una grafica completamente rinnovata rispetto al passato, OpenOffice 3.0 sembra davvero voler cambiare marcia per proporre la suite non soltanto come una scelta alternativa, ma come una opzione reale per la produttività tanto nel privato quanto nella realtà business. Spiega il comunicato ufficiale diramato: «OpenOffice.org 3.0 è molto più di una semplice applicazione di produttività. Con questa nuova versione, i componenti di base – il word processor, il foglio elettronico, il modulo per le presentazioni, quelli per la grafica business, le formule e la gestione dei database – vengono integrati con le funzionalità delle estensioni, che in alcuni casi offrono novità assolute per il mercato dell’office automation. OpenOffice.org ha scelto un approccio architetturale estremamente modulare, che consente a chiunque di aggiungere nuovi servizi e funzionali».

In questa direzione una novità su tutte si fa largo: per la prima volta OpenOffice.org giunge in versione nativa anche all’utenza Mac OS X. Il download è possibile in tre differenti installer, in base alla versione prescelta:

Nelle prime ore l’accesso al sito ufficiale OpenOffice.org appare problematico, con tutta probabilità a causa dell’intenso traffico sui server del progetto. I vari installer stanno comunque per essere caricati su download.html.it al fianco del primo .exe per piattaforma Windows (fin da subito disponibile in lingua inglese).

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Secondo Italo Vignoli, Responsabile Marketing del Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org (PLIO), «OpenOffice.org 3.0 è più potente e veloce rispetto alle versioni precedenti, e con il supporto per i file .accdb di MS Access 2007, quello migliorato per le macro VBA, e la capacità di leggere i documenti OOXML di MS Office 2007, rende ancora più semplice e trasparente la migrazione dal software proprietario a quello libero». Queste le maggiori novità introdotte nella rinnovata versione della suite:

  • Writer: «visualizzazione di più pagine in fase di modifica del documento, migliore gestione degli strumenti linguistici che vengono installati come estensioni (doppio clic), migliore gestione delle note»;
  • Calc: «aumento delle dimensioni del foglio a 1024 colonne, nuovo modulo per la risoluzione dei problemi di programmazione lineare, nuove funzionalità di collaborazione per gruppi di utenti»; maggiori possibilità in quanto a collaborazione tra più utenti sullo stesso foglio, evitando in automatico conflitti sulle modifiche;
  • Impress: «possibilità di inserire le tabelle nella presentazione», riduzione delle dimensioni delle singole presentazioni, opzione doppio schermo per il presentatore;
  • Draw :«aumento delle dimensioni del foglio fino a nove metri quadrati (300cm x 300cm)»;
  • migrazione alla licenza GPLv3;
  • supporto del formato ODF 1.2;
  • supporto migliorato per le estensioni;
  • modifica dei file PDF e gestione del PDF ibrido («un file PDF che OpenOffice.org gestisce come un normale file ODF modificabile»).

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