Ozzie: Google ha tolto Microsoft dal torpore

Secondo Ray Ozzie l'avvento di Google ha svegliato Microsoft facendo emergere le grandi opportunità nascoste nei servizi online e nella raccolta pubblicitaria. Oggi Microsoft rincorre queste opportunità, ma non intende ricalcare le orme di Google
Secondo Ray Ozzie l'avvento di Google ha svegliato Microsoft facendo emergere le grandi opportunità nascoste nei servizi online e nella raccolta pubblicitaria. Oggi Microsoft rincorre queste opportunità, ma non intende ricalcare le orme di Google

La Goldman Sachs Conference di Las Vegas comprendeva un appuntamento particolarmente atteso: l’intervento di Ray Ozzie, il nuovo ‘guru’ di casa Microsoft, quello su cui vengono identificate le maggiori responsabilità nella difficile successione di Bill Gates nella sala dei bottoni. L’intervento non ha lasciato trapelare, però, nulla di nuovo: Ozzie non si è sbilanciato in previsioni, non ha dettato scadenze, ma ha comunque delineato le linee guida dello sviluppo Microsoft per il prossimo futuro.

Quello che ha pesantemente sottolineato il responsabile Microsoft è il fatto che Google ha svegliato Microsoft dal torpore rendendo palesi le grandi opportunità che il gruppo rischiava di perdere. Quello che oggi Microsoft non vuole però fare è copiare Google (tra le righe, una sorta di bandiera bianca): è nella differenziazione che si punta tutto a Redmond. Per questo motivo, ad esempio, Ozzie ricorda l’acquisto di Medstory e suggerisce la possibilità di implementare le funzionalità di ricerca verticale direttamente all’interno di Live Search.

Un accenno importante è stato infine posto in riferimento alla possibilità di sviluppare “software as a service” in ambito Office: Ray Ozzie ha voluto spiegare come anche in questo caso Microsoft intenda differenziarsi e cercare una soluzione “software plus service“. Microsoft, insomma, cerca nei servizi gratuiti (finanziati da supporto pubblicitario) una estensione, e non la sostituzione, dell’attuale suite da ufficio. La concorrenza di Google al momento ancora non mette pressione decisiva, dunque a Redmond un leggero margine di azione c’è ancora.

Office Live, nel contempo, ha un suo primo problema legale: il nome è infatti conteso dalla californiana “Office Live LLC“. Il nome dell’azienda sarebbe stato registrato nel 2002 (assieme a domini quali lawofficelive.com, doctorsofficelive.com o accountantsofficelive.com) ed ora vi sarebbe forte intenzione di difendere il trademark dalla pressione esercitata dai progetti di sviluppo Microsoft.

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