Il peer to peer si è prepotentemente imposto negli ultimi anni, parallelamente alla diffusione di connessioni dati flat a banda larga a costi popolari.
Al di là di ovvie considerazioni sul tipo d’uso che si possa fare è indubbio che la condivisione di file rappresenti oggi una dei motivi principali di attaccamento al Web.
Tra i numerosi client proposti, eMule è tuttora uno di quelli maggiormente utilizzati in tutto il mondo, grazie anche al fatto che si tratta di un progetto open source. Tantissimi, dunque, gli sviluppatori che contribuiscono alla sua crescita, rendendolo più efficiente ad ogni nuova versione.
Non deve perciò apparire strana l’esigenza di poter controllare a distanza il proprio “mulo elettronico” in formato desktop.
E per dare una prima risposta a tale richiesta è sorto il progetto MobileMule, che rappresenta un derivato di quello principale.
Si tratta di un modulo Java per cellulari in grado di funzionare sulla maggior parte dei terminali abilitati. Non è dunque un eMule per telefonini, ma un sistema di gestione remota dello stesso.
Teoricamente, per poterlo usare è necessario un telefonino con accesso Internet via HTTP, avente disponibili 40 KB di memoria statica e 150-200 KB di memoria dinamicamente allocabile.
Per potersi connettere con il PC è necessario che la sua porta 80 sia aperta in ingresso, configurando adeguatamente eventuali firewall e router.
E’ disponibile una versione beta, ma gli autori assicurano che non possono essere arrecati danni ai terminali. Il file può anche essere scaricato direttamente sul cellulare.
Una volta configurato correttamente, MobileMule consente di verificare lo stato di avanzamento dei file in scaricamento, di visualizzare un’anteprima di quelli video e di effettuare nuove ricerche. E’ possibile anche impartire i comandi di spegnimento al PC o al solo eMule desktop.
L’ho provato con un Nokia 6630 e, a parte qualche difficoltà iniziale per “vedere” il PC remoto, il riscontro è stato positivo.