PlayStation VR, brevetto per tracciare le dita

Sony deposita un brevetto relativo ad una nuova tecnologia per PlayStation VR che consentirebbe di tracciare i movimenti delle dita.
PlayStation VR, brevetto per tracciare le dita
Sony deposita un brevetto relativo ad una nuova tecnologia per PlayStation VR che consentirebbe di tracciare i movimenti delle dita.

Il successore di PlayStation VR potrebbe già essere nei piani di Sony Interactive Entertainment (con la vociferatissima e poi confermata PS5), che nei giorni scorsi ha depositato il brevetto di un nuovo sistema di controllo legato proprio all’utilizzo di un visore per la realtà virtuale.

La particolarità di questo progetto è che, mentre si gioca con il PlayStation VR, il nuovo dispositivo permetterà di tracciare i movimenti delle dita cosicché non sia più necessario l’utilizzo di un controller.

Viene descritto un metodo per identificare le posizioni delle dita di una mano. La tecnologia – si legge nel documento depositato da Sony – include la cattura di immagini di una prima mano utilizzando una serie di telecamere che fanno parte di un dispositivo indossabile. Il dispositivo indossabile è collegato al polso della seconda mano e le fotocamere sono disposte attorno al dispositivo indossabile.

Il metodo include la ripetizione della cattura di immagini aggiuntive della prima mano e le immagini acquisite per produrre un flusso di dati di immagine registrati durante una sessione di presentazione dell’ambiente virtuale su un display montato sulla testa (HMD). Il metodo include l’invio del flusso di dati di immagine acquisiti a un dispositivo di elaborazione interfacciato con l’HMD. Il dispositivo è configurato per elaborare i dati di immagine acquisiti e per identificare i cambiamenti nelle posizioni delle dita della prima mano

Dalle parole di cui sopra non si può capire né se questa tecnologia è in qualche modo legata ad un nuovo visore per la realtà virtuale PlayStation VR, magari in uscita insieme a PlayStation 5, né se potrà essere implementata nell’attuale modello.

Come accade spesso, va sottolineato, anche in questo caso, che aziende come Sony presentano ogni anno centinaia di brevetti ma solo una piccolissima parte di essi poi si materializzano.

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