La polizia di Chicago (quasi) come Minority Report

Un algoritmo predittivo ha permesso di ridurre la percentuale degli scontri a fuoco e degli omicidi: la tecnologia al servizio della sicurezza pubblica.
Un algoritmo predittivo ha permesso di ridurre la percentuale degli scontri a fuoco e degli omicidi: la tecnologia al servizio della sicurezza pubblica.

Nel film Minority Report le autorità di Washington riescono ad azzerare i crimini affidandosi alle previsioni di alcuni esseri dotati di poteri extrasensoriali. Quanto sta avvenendo a Chicago non è altrettanto clamoroso, ma l’esperimento condotto dalle forze dell’ordine locali risulta piuttosto interessante per capire come l’impiego della tecnologia possa risultare utile al fine di garantire la sicurezza pubblica.

Il settimo distretto cittadino ha impiegato un algoritmo predittivo per identificare le zone e i momenti in cui c’è maggiore possibilità che si verifichino gli scontri a fuoco. I risultati sono incoraggianti: -39% di sparatorie nei primi sette mesi del 2017, in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. È sceso anche il numero degli omicidi, del 39%. Altri distretti hanno condotto la sperimentazione, seppur raccogliendo risultati meno eclatanti: tra il 15% e il 29% di riduzione delle sparatorie e tra il 9% e il 18% per quanto riguarda le vite salvate. Tutto grazie all’impiego di HunchLab.

Il progetto fa parte di un’iniziativa messa in campo a partire da gennaio grazie a un finanziamento dall’ammontare complessivo pari a sei milioni di dollari. Si tratta di un software al quale vengono date in pasto statistiche legate a informazioni socioeconomiche della popolazione, distribuzione delle attività commerciali sul territorio e persino condizioni meteo, per determinare dove e quando è più probabile il verificarsi di un crimine. Altri strumenti di questo tipo mirano invece a monitorare i movimenti delle gang, tenendo conto degli arresti legati al traffico di sostanze stupefacenti e del traffico di armi nell’area.

Ovviamente, la tecnologia di per sé non è sufficiente a prevenire il verificarsi dei crimini. Può suggerire dove questi hanno maggiore probabilità di verificarsi, ottimizzando la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e potenzialmente riducendo l’impatto delle attività illegali in termini di vite umane. È quanto emerge anche dalla dichiarazione di Jonathan Lewin, numero uno del Bureau of Technical Services interno al Chicago Police Department, riportate sulle pagine di Reuters.

… è un sistema complementare al tradizionale lavoro di polizia e si inserisce in un impegno più ampio per ottimizzare l’attività di circa 12.500 ufficiali. Non stiamo dicendo di poter prevedere dove avverrà la prossima sparatoria. Si tratta solo di strumenti. Non rimpiazzeranno gli agenti.

I risultati finora raccolti sono incoraggianti e potrebbero spingere a un’ulteriore evoluzione degli algoritmi. Altri esperimenti simili sono in corso nelle città di Philadelphia, San Francisco, Milwaukee, Denver, Tacoma, Washington e Lincoln (Nebraska). Queste le parole di Kenneth Johnson, comandande del 7th District di Chicago.

La comunità inizia a vedere cambiamenti reali per quanto riguarda gli episodi di violenza.

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