Meizu M1 Note

Meizu M1 Note è uno smartphone Android dual-sim dall'ottimo rapporto qualità-prezzo e che presto arriverà anche in Italia.

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Meizu M1 Note è uno smartphone Android dual-sim dall'ottimo rapporto qualità-prezzo e che presto arriverà anche in Italia.

Dalla Cina con furore

È ormai tempo che lo scetticismo verso gli smartphone provenienti dalla Cina sia messo da parte alla luce del grande salto di qualità compiuto di recente da parte dei produttori cinesi. Di fatta, con alcune doverose eccezioni – in primis il locale mercato dei cloni – sono comparsi sul mercato prodotti di ottima qualità, fra cui questo Meizu M1 Note.

Semisconosciuto ai più, almeno ai non addetti ai lavori, Meizu è uno dei principali produttori cinesi e offre prodotti che hanno presto raccolto consensi e successi di vendita non solo nel mercato interno ma anche in Europa e USA.

Il Meizu M1 Note è un phablet Android con schermo da 5,5 pollici e supporto dual-sim. Non è forse un terminale che suscita clamore per le soluzioni estetiche adottate, ma si rileva davvero ben equilibrato durante l’utilizzo, mettendo in risalto ben pochi punti deboli.

Il modello testato arriva direttamente dalla Cina poiché non è ufficialmente disponibile sul mercato italiano, sebbene sia acquistabile tramite alcuni canali di import. Tuttavia, va precisato che proprio per questo motivo non è compatibile con le bande LTE europee. Per il resto, però, è perfettamente funzionante e la versione compatibile con le reti italiane è comunque in arrivo. Ovviamente, i test svolti hanno fatto a meno delle reti mobili veloci, potendo contare solo sulla connessione Wi-Fi.

Unboxing

La confezione che accompagna il Meizu è abbastanza spartana: include la graffetta per l’inserimento delle SIM, l’alimentatore da 2 Ampere con il cavo USB/microUSB, oltre a qualche foglio introduttivo e null’altro. Stranamente, non ci sono gli auricolari, ma è comprensibile vista la classe del Meizu M1 Note e il costo di acquisto ridotto.

Il Meizu M1 Note non ha un aspetto troppo accattivante, ma non è nemmeno brutto. Insomma, non passerà alla storia come esempio di design, ma si lascia apprezzare. I materiali plastici utilizzati sono di buona qualità e non si avvertono particolari imperfezioni nell’assemblaggio, che rimane esente da scricchiolii e cedimenti, grazie alla costruzione unibody. La particolare conformazione, con i bordi arrotondati facilita la presa in mano. Forse, potrebbe risultare leggermente scivoloso, ma, facendo un minimo di attenzione durante l’utilizzo, è difficile che possa cadere.

Il corpo dello smartphone è unico, come detto, quindi è senza vani per l’alloggiamento della batteria, integrata e non sostituibile dall’utente. È una soluzione sempre più in voga, anche se non sempre condivisibile. Le dimensioni (75,2×150,7×8,9 mm) sono accettabili per uno smartphone con schermo da 5.5 pollici, come anche il peso (145 grammi).

Ai lati del Meizu M1 Note troviamo il jack audio da 3,5 mm, il pulsante di accensione/stand-by, il connettore microUSB, il bilanciere del volume e, sul lato destro, il vano per l’inserimento delle due SIM in formato microSIM. Lo speaker, singolo, si trova nella parte bassa dello smartphone.

Sotto la pelle

Se l’aspetto poco ricercato e il prezzo di acquisto potrebbero trarre in inganno, all’interno si cela un hardware davvero di buon livello. Tutto ruota intorno al SoC MediaTek MT6752, un octa-core a 64 bit di recente introduzione. Integra 8 core Cortex A53 funzionanti a 1.7 GHz e una GPU Mali T760. È il diretto concorrente di un altro SoC a 8 core 64 bit, lo Snapdragon 615 di Qualcomm visto sull’Oppo R5, rispetto al quale sembra leggermente superiore come prestazioni. Nei prossimi mesi si vedranno molti modelli con MT6752, e non solo di provenienza cinese.

Il pacchetto è poi completato da 2 GB di RAM DDR3. Sul campo si comporta bene, con prestazioni anche superiori alla media della fascia di mercato nella quale l’M1 Note si inserisce. Non si rivelano lag o rallentamenti particolari durante l’utilizzo. Messa alla prova con applicazioni che stressano l’hardware, in particolare Real Racing 3, non si sono avvertiti impuntamenti o cali drammatici del frame rate, anche con i dettagli impostati al massimo, segno di disponibilità ancora di una certa riserva di potenza e di una buona ottimizzazione complessiva.

Il Meizu M1 Note è disponibile in due varianti con 16 e 32 GB. È dunque consigliabile valutare con attenzione le proprie esigenze poiché l’assenza di uno slot di espansione per memory card potrebbe tradursi in qualche limitazione se si sceglie la taglia inferiore.

Lo schermo è un pannello di origine Sharp da 5.5 pollici e risoluzione Full HD (1920×1080 pixel) di buona qualità, con un riproduzione dei colori fedele e una discreta visibilità in ambienti molto luminosi. Gli angoli di visuale sono buoni. Di contro, tende un po’ troppo ad accumulare le classiche ditate, ma, a parte questo, non merita critiche significative. Il rivestimento Gorilla Glass 3, poi, garantisce una certa resistenza ai graffi.

Alla base dello schermo non ci sono i classici tre o quattro pulsanti tipici del terminali Android, ma un solo pulsante touch che, essendo retroilluminato, fornisce anche delle indicazioni sulle notifiche.

Oltre al Bluetooth 4.0, è disponibile il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n di tipo dual band (2.4/5 GHz), stressato a fondo in fase di test notando una discreta stabilità e range di copertura, pur senza eccellere. La sezione telefonica non è stato oggetto di test approfonditi, vista la non compatibilità con le reti LTE nostrane, ma quanto meno il comportamento in dual sim è stato impeccabile. È bene comunque tenere presente che solo sulla SIM 1 sarà possibile sfruttare le reti LTE. In ogni caso, entrambe le SIM rimangono sempre disponibili.

Si segnala l’assenza dell’NFC, ma non è così drammatica visto l’utilizzo ancora molto primordiale della tecnologia wireless a corto raggio sugli smartphone.

Multimedia

La fotocamera posteriore con flash led del Meizu M1 Note dotata di autofocus e ha una risoluzione pari a 13 megapixel, di provenienza Samsung. È in grado di scattare foto discrete, ma non eccezionali, perché caratterizzate da un po’ troppo rumore quando le condizioni di luce non sono ottimali. Dà infatti il meglio di sé in condizioni di buona luminosità. La fotocamera anteriore è, invece, da 5 megapixel, con una qualità complessiva abbastanza buona.

Il software di gestione è semplice, ma con un buon numero di impostazioni per migliorare la qualità degli scatti. Per i filmati, sono supportate le risoluzioni Full HD, gestite dal processore senza incertezze. Nella riproduzione senza cuffie, si nota però qualche limite nello speaker, che non essendo molto potente rende il suono non del tutto naturale.

Software

Come è ormai prassi tra i dispositivi Android, anche Meizu ha optato per una personalizzazione dell’interfaccia del sistema operativo di Google adottando la GUI Flyme. Ma, a differenza di altre realizzazioni, questa interfaccia è molto semplice e per niente invasiva.

Da un punto di vista estetico è gradevole e con un discreto grado di personalizzazione. Insomma, se proprio si deve rinunciare alla “Google Experience” dei Nexus, un’interfaccia leggera come questa, configurabile ed efficiente, è l’ideale. Certo, si nota l’estrazione orientaleggiante in alcune scelte o degli accostamenti cromatici, ma non è mai fastidiosa.

Conclusioni

Il Meizu M1 Note si è rivelato davvero una piacevole sorpresa: prestante, tecnicamente avanzato e con un buono schermo.

Con la batteria integrata da 3.140 mAh supera abbondantemente una giornata lavorativa intensa. Il valore è in realtà un po’ falsato da un utilizzo parziale della connessione dati, ma tenendo conto delle due SIM attive, si può essere ottimisti sul fatto che la versione europea del terminale porterà a termine una giornata lavorativa senza problemi.

Il Meizu M1 Note è disponibile in 5 colori (verde, giallo, azzurro, bianco e rosa) molto giovanili. Il prezzo dovrebbe indicativamente intorno ai 220-240 euro per la versione da 32 GB, un po’ meno per la versione da 16 GB, che pone lo smartphone sicuramente in diretta competizione con modelli decisamente più blasonati.

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