Ribbit porta il VoIP dovunque

La startup Ribbit ha da poco aperto agli sviluppatori le proprie tecnologie per la comunicazione vocale online. Attraverso un sistema aperto, la startup mira al dinamico mercato delle telefonate online, rendendo il VoIP una tecnologia ubiqua
La startup Ribbit ha da poco aperto agli sviluppatori le proprie tecnologie per la comunicazione vocale online. Attraverso un sistema aperto, la startup mira al dinamico mercato delle telefonate online, rendendo il VoIP una tecnologia ubiqua

La novità nel campo del VoIP delle ultime settimane del 2007 si chiama Ribbit e potrebbe presto rivoluzionare il nostro modo di telefonare online. L’agguerrita startup ha la propria sede nel comprensorio di Mountain View, a poco passi dal colosso del web Google. La società ha lanciato in questi giorni la propria piattaforma per il VoIP, che consentirà agli sviluppatori di creare e integrare soluzioni per la telefonia online in un’ampia gamma di siti e applicazioni. Le nuove soluzioni offerte da Ribbit potrebbero, per esempio, consentire ai siti Web di offrire servizi vocali e di chiamata ai propri utenti.

Molte delle funzioni, rese disponibili in questi giorni agli sviluppatori, hanno superato brillantemente una fase di test preliminari condotti in collaborazione con il sito web di Salesforce. Gli utenti dello spazio web hanno potuto effettuare chiamate, ricevere messaggi vocali in una segreteria telefonica virtuale direttamente da Salesforce. Alcune delle funzioni offerte da Ribbit possono essere implementate con tecnologie ormai ampiamente diffuse sul Web come Flash e Flex.

Uno degli utilizzi più interessanti, e commercialmente appetibili, per le soluzioni VoIP della società di Mountain View sono legati al crescente comparto dei social network. Una versione in Flash del telefono virtuale di Ribbit potrebbe essere integrata nei profili personali di Facebook, così da mettere in contatto vocalmente i propri utenti con qualche semplice clic. «Ci stiamo occupando di tutte le funzioni, messaggistica, chiamate vocali, tutto ciò cui tiene una compagnia telefonica, stiamo comunicando agli sviluppatori che possono avere accesso a questo e che possono fare ciò che vogliono» ha dichiarato Ted Griggs, amministratore delegato di Ribbit.

La startup di Mountain View punta dunque sugli sviluppatori di terze parti per affermarsi sul mercato, seguendo una logica commerciale che in questi ultimi mesi ha decretato il successo di numerose società web oriented come Facebook. La strategia adottata da Ribitt sembra funzionare molto efficacemente: sono già 600 gli sviluppatori che hanno manifestato l’intenzione di implementare i servizi offerti dalla startup. La società potrebbe dunque debuttare sul mercato già nel primo trimestre del 2008, inserendosi nell’affollato e dinamico settore del VoIP e dei servizi di comunicazione vocale online.

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