Il ritorno dei LulzSec

Dopo i recenti arresti, sembrava che l'attività di LuzSec fosse giunta ai titoli di coda: una nuova rivendicazione ne rilancia invece le attività.
Dopo i recenti arresti, sembrava che l'attività di LuzSec fosse giunta ai titoli di coda: una nuova rivendicazione ne rilancia invece le attività.

Dopo un piccolo periodo passato nell’ombra a causa di note vicissitudini, i cracker associati sotto l’appellativo “LuzSec” sono risorti dalle ceneri inaugurando il loro ritorno con la violazione del sito di annunci destinati al personale militare, MilitarySingles.com.

A quanto pare, il gruppo di pirati informatici è riuscito a rubare informazioni relative all’account di circa 170 mila membri del sito, compresi nomi reali, nomi utente, indirizzi e-mail, indirizzi IP e password. Su un post di PasteBin, i ragazzi di LuzSec hanno dichiarato: «Il sito militarysingles.com è stato recentemente chiuso giorni fa, allora abbiamo scaricato il database email».

Dal canto suo, l’amministratore del sito MilitarySingles ha voluto precisare che non vi sia alcuna prova reale che il sito fosse stato compromesso ma, visto che la sicurezza e la privacy degli utenti sono ritenuti aspetti fondamentali, si è comunque deciso di procedere con le misure di sicurezza necessarie per mettere al sicuro sito e database. LuzSec ha risposto immediatamente all’amministratore pubblicando una pagina violata del sito, dimostrando in modo inequivocabile che il team di cracker è riuscito ad accedervi.

Recentemente, LuzSec aveva dovuto sospendere le sue attività poiché i funzionari delle forze dell’ordine avevano arrestato i leader del gruppo nel mese di marzo. La spazzata nei confronti di LuzSec, condotta in Gran Bretagna, Irlanda e Stati Uniti, è stata facilitata dalle prove raccolte da Hector Xavier Monseguer (alias “Sabu”), ex- leader e oggi collaboratore delle autorità. Attraverso un filmato YouTube caricato all’inizio di questo mese, la restante compagine di cracker ha dichiarato però che arrestare i primi sei membri non è bastato a fermare LuzSec. E che la guerra può quindi ricominciare.

Anche se il drappello di cracker non ha nominato gli obiettivi specifici dei suoi futuri attacchi, LuzSec ha promesso di riprendere gli attentati nei confronti di enti pubblici, aziende e agenzie. L’ultimo caso è quindi soltanto un nuovo inizio di una vecchia guerra.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti