L'equilibrio del robot Atlas

Il robot Atlas di Boston Dynamics (Google) compie un ulteriore passo in avanti, letteralmente: è in grado di camminare su fondi sconnessi e irregolari.
Il robot Atlas di Boston Dynamics (Google) compie un ulteriore passo in avanti, letteralmente: è in grado di camminare su fondi sconnessi e irregolari.

Atlas è il robot umanoide e antopomorfo di Boston Dynamics (società oggi controllata da Google), un’unità ipertecnologica e tanto avanzata da potersi opporre con efficacia a spinte e sollecitazioni esterne di ogni tipo. Il progetto continua nel suo percorso evolutivo con l’implementazione di un sistema che gli consente di muoversi su fondi sconnessi. La dimostrazione pratica nel video in streaming di seguito.

Il robot cammina su blocchi di cemento posizionati in modo irregolare, appoggiando la parte inferiore dei propri piedi su una superficie estremamente ridotta. L’essere umano, compiendo un’operazione di questo tipo, fa ricorso alla sua innata capacità di mantenere l’equilibrio spostando di continuo il baricentro e aiutandosi in maniera intuitiva con le braccia. Per fare lo stesso, Atlas ha bisogno di un complesso sistema formato da sensori e algoritmi che, in maniera continua, analizzano la stabilità dell’intera struttura per regolare di conseguenza ogni minimo movimento. Il risultato è sorprendente. Questa la descrizione ufficiale che accompagna il filmato.

Il robot umanoide Atlas cammina su superfici ristrette come pietre o sul bordo dei blocchi. Dopo ogni step, l’unità calcola quello successivo spostando il proprio peso sul piede. Per mantenersi in equilibri combina velocemente le dinamiche del passo con il momento angolare (muovendo la parte superiore del corpo). L’algoritmo di controllo è stato sviluppato da IHMC.

L’unità robotica calcola costantemente (più volte al secondo) in che modo spostare il proprio peso, così da poter compiere i passi nella maniera più sicura verso la propria destinazione. Un giorno, soluzioni di questo tipo potranno essere sfruttate, ad esempio, per gli interventi nelle situazioni di emergenza (ad esempio in seguito ad una calamità), dove l’impiego di personale umano potrebbe comportare dei rischi.

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