Robot per tutti, basta una stampante

Il MIT ha avviato un progetto per sviluppare una tecnologia che permetterà di programmare e stampare un robot in poche ore.
Il MIT ha avviato un progetto per sviluppare una tecnologia che permetterà di programmare e stampare un robot in poche ore.

Il MIT ha avviato un nuovo ambizioso progetto che dovrebbe rivoluzionare il modo in cui sono progettati e assemblati i robot. Finanziato con 10 milioni di dollari dalla National Science Foundation (NSF), il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di una tecnologia che renderà possibile per una persona normale progettare, personalizzare e stampare il proprio robot in poche ore.

Il progetto, denominato “An Expedition in Computing for Compiling Printable Programmable Machines”, che unisce i ricercatori di tre università (MIT, Università della Pennsylvania e Harvard), potrebbe velocizzare e semplificare la progettazione di macchine programmabili, e democratizzare l’accesso ai robot.

Attualmente la produzione e la programmazione di un robot funzionante richiede diversi anni di lavoro. Si tratta di un processo molto costoso che comprende il design hardware e software, e avanzate tecniche di programmazione. Il nuovo progetto, invece, dovrebbe automatizzare la produzione di dispositivi 3D e consentire agli utenti di costruire robot utilizzando materiali facilmente accessibili ed economici, come un foglio di carta.

I ricercatori sperano di creare una piattaforma che permetta alle persone di individuare un determinato problema da risolvere, acquistare un progetto in una libreria di modelli robotici e di personalizzare, programmare e stampare il robot entro 24 ore. Il progetto permetterà di ridurre drasticamente il tempo di sviluppo, aprendo le porte ad una varietà di applicazioni in diversi settori, tra cui l’educazione, l’assistenza sanitaria e il soccorso in caso di calamità naturali.

Il team di ricerca ha già realizzato due prototipi, un robot insetto (visibile nell’immagine) per esplorare aree contaminate e una pinza che potrebbe essere usata da persone con ridotta mobilità.

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