Russia avvia test di RuNet, internet indipendente

La Russia è riuscita ad avvisare la cosiddetta RuNet, per potersi disconnettere dall'internet globale in caso di cyberattacco.
La Russia è riuscita ad avvisare la cosiddetta RuNet, per potersi disconnettere dall'internet globale in caso di cyberattacco.

Sono iniziati ufficialmente i test per RuNet, il sistema di internet nazionale russo, che avrebbe l’obiettivo di diventare un sistema alternativo (o sostituire) l’attuale web. Sostanzialmente renderebbe la Russia indipendente dall’internet globale e in questo modo il governo potrebbe avere maggiore controllo sul suo orticello web.

Internet ovviamente è costituita da una rete globale di infrastrutture che devono interfacciarsi fisicamente, virtualmente e, sempre più, politicamente con i paesi a cui si connette. Alcuni paesi, come la Cina, hanno scelto di regolamentare con molta attenzione tale infrastruttura, controllando quali siti web, app e servizi sono accessibili dal lato locale di tale interfaccia.

A progetto concluso la Russia, come la Cina, riuscirà a creare una propria infrastruttura, approvata proprio con una legge firmata da Putin all’inizio del 2019. RuNet comunicherà con la rete internet mondiale, ma potrà anche letteralmente “staccarsi” da essa e comunque continuare a funzionare. Putin ha parlato con l’agenzia di stampa russa Tess, dicendo che questa mossa è puramente difensiva:

RuNet mira solo a prevenire le conseguenze negative della disconnessione totale dalla rete globale, che è ampiamente controllata dall’estero. Questo è il punto, questo è ciò che è la sovranità: avere le nostre risorse che possono essere attivate in modo da non essere tagliati fuori da Internet.

Report recenti parlano di test condotti sulla vulnerabilità della cosiddetta Internet of Things. Il rischio è proprio che la Russia faccia come la Cina, con il suo Great Firewall, quindi censurare o controllare i web. La BBC ha riportato che comunque i test sull’internet russo sono stati effettuati senza disservizi per l’utenza, quindi probabilmente in molti neanche se ne sono accorti. Non resta che attendere ulteriori test, ma è chiaro come anche per internet il mondo si stia, purtroppo, dividendo in blocchi.

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