Si scrive tecnologia, si legge "futuro pulito"

Dalla Florida arrivano tre idee per la produzione di energia elettrica in maniera pulita, economica ed efficiente.
Dalla Florida arrivano tre idee per la produzione di energia elettrica in maniera pulita, economica ed efficiente.

La tecnologia ha già da tempo dimostrato parte delle proprie potenzialità nell’aiutare l’uomo a migliorare le proprie condizioni di vita. Dalla medicina all’intrattenimento, dalla produttività al relax. Passando anche per l’ecologia: diverse sono infatti le idee per un futuro più pulito, sfruttando proprio le tecnologie a disposizione per sfruttare al meglio ogni risorsa, ridurre l’impatto sull’ambiente e rendere così il pianeta Terra sempre più verde. Dalla Florida giungono quindi diverse idee potenzialmente in grado di avviare una nuova rivoluzione nel campo dell’energia.

Alla Florida Atlantic University, ad esempio, stanno studiando una soluzione in grado di convertire l’energia cinetica prodotta dai moti dell’oceano in energia elettrica: il problema principale ad oggi è legato alla produzione di turbine ed altri componenti ad alto rendimento per la conversione dell’energia. Secondo i ricercatori, l’oceano possiede un potenziale energetico enorme e qualora dovesse essere messo a punto un sistema di conversione efficiente ed economico, potrebbe trasformarsi in una nuova fondamentale risorsa per il mondo intero.

Dal mare all’aria il passo è breve ed ecco quindi che presso l’University of South Florida si sta pensando di sfruttare le radiazioni infrarosse per produrre energia elettrica. L’idea di fondo, d’altro canto, è legata proprio alla grossa percentuale del calore emesso dal sole residente nella regione degli infrarossi. La soluzione in questo caso sarebbe un’antenna collegata ad alcuni circuiti elettronici, la quale dovrebbe catturare l’energia residente nella banda di frequente IR convertendola in elettricità.

Gli ultimi progressi nel campo delle tecnologie lasciano ben sperare in tal senso, rendendo possibile la creazione di una nuova sorgente di energia. Subramanian Krishnan, uno dei ricercatori coinvolti nel progetto, ha quindi sottolineato come il miglioramento dal punto di vista del rendimento, fino ad un’efficienza del 75%, permetterebbe la creazione di antenne in grado di generare più elettricità dei migliori pannelli fotovoltaici.

Un occhio di riguardo è stato poi concesso all’agricoltura, ove la tecnologia può rendere più efficiente la produzione soprattutto in contesti indoor. Alcuni ricercatori hanno infatti realizzato un dispositivo elettroluminscente in grado di comprendere esattamente quanta luce necessita in un determinato contesto il processo di fotosintesi alla base dello sviluppo degli organismi vegetali, diminuendo sia i costi che la quantità di energia consumata. Inoltre, produrre al chiuso in contesti urbani significherebbe risolvere il problema legato alle condizioni ambientali, permettendo così un veloce sviluppo dell’agricoltura in tali ambienti.

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