Sina Weibo: censura a punti sul Twitter della Cina

Weibo, il Twitter cinese, ha rivisto il proprio codice di condotta, legato a un sistema di punti a scalare il funzionamento degli account utente.
Weibo, il Twitter cinese, ha rivisto il proprio codice di condotta, legato a un sistema di punti a scalare il funzionamento degli account utente.

La censura in Cina si fa “bella” o, quanto meno, prova a mascherare sotto mentite spoglie il suo volto più controverso. Si ha una prova di tale tendenza leggendo quanto annunciato da Sina Corp., la società che gestisce Weibo, un sito di microblogging che può essere descritto un po’ come il Twitter cinese. L’azienda ha spiegato infatti di essere prossima all’entrata in vigore di un codice di condotta per gli utenti che utilizzano il proprio servizio, norme che riguarderanno ovviamente i contenuti “sgraditi” al governo di Pechino per i quali è previsto un trattamento che ha dell’inedito nell’ambito del Web.

La novità è figlia del successo di Weibo, che ha finora raccolto oltre 300 milioni di utenti in Cina e che sente la necessità di controllare al meglio tutti i messaggi che circolano sui suoi canali. Un esempio di come sia difficile controllare un simile volume di traffico arriva da una vicenda di qualche giorno fa, quando tramite i messaggi su Weibo si era sparsa la notizia, rivelatasi poi falsa, di un presunto colpo di stato politico.

I vertici di Sina Corp. hanno quindi annunciato nuove misure modificando i termini d’uso del servizio, aggiungendo alcune clausole che gli utenti dovranno rispettare. Tra le novità c’è il divieto di pubblicare messaggi dai contenuti che vanno contro la costituzione cinese, o che danneggiano l’unità, l’integrità, la sovranità del paese o che minino la sua stabilità sociale.

Le misure vengono applicate mediante alcuni provvedimenti atti a scoraggiare gli utenti da un uso improprio di Weibo, partendo da un blocco dell’account di 48 ore per chi viola le nuove norme pubblicando 5 messaggi “incriminati”, fino ad arrivare alla totale eliminazione dell’account in caso di reiterati comportamenti illeciti.

Per gestire le nuove norme disciplinari il sito di microblobbing cinese sembra essersi rifatto, in un certo qual modo, ai principi alla base della famosa Patente a Punti. Non a caso ogni nuovo iscritto parte da un credito iniziale di 80 punti, i quali vengono via via decurtati in caso di ogni violazione fino a vedere azzerato il credito: una situazione, questa, in cui è prevista l’eliminazione del profilo utente.

Per incentivare gli utenti alla massima trasparenza, Weibo ha previsto alcuni punti bonus assegnati a chi si iscriverà usando la reale identità e non si nasconderà dietro pseudonimi, rinforzando al tempo stesso il sistema di monitoraggio grazie all’assunzione di migliaia di addetti ai quali sarà affidato il compito di osservare il flusso di tweet scambiati quotidianamente sulla piattaforma e filtrare eventuali messaggi ritenuti non conformi al nuovo codice di condotta.

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