Skype possibile frontiera del Web Marketing?

Non so a quanti è capitato di ricevere negli ultimi mesi degli IM da Skype che promuovevano siti Web di aziende di e-commerce. A me è successo: un cordiale invito predefinito a visitare il loro portale e una discreta richiesta di essere aggiunti ai contatti per promuovere future offerte.

La provenienza, almeno dai miei contatti, sempre aziende Cinesi. Si tratta, a mio avviso, del primo goffo tentativo di utilizzare applicazioni di Instant Messaging per il Web Marketing, anche se nei casi citati, si potrebbe parlare più che di marketing, di spam via IM (o potremmo chiamarlo skypespam?).

Attualmente non mi sembra si parli molto delle potenzialità che si celano, in gran parte inutilizzate, in questa applicazione così popolare. Alcune interessanti riflessioni in materia, peraltro non recenti, si trovano su un post in Inglese di Gobala Krishnan (in particolare sull’uso dello Skypecast per il marketing).

Credo che il punto principale della questione sia nell’interazione tra le pagine Web e Skype. È già da tempo possibile mostrare con un semplice script il proprio status su Skype su una qualsiasi pagina Web.

Sebbene milioni di professionisti e aziende usino questo software per comunicare con clienti, dipendenti e collaboratori, poche hanno sfruttato l’opportunità di usare tali pulsanti per i loro siti Web aziendali o personali.

Sta di fatto che, con l’andare del tempo, l’email è diventato un mezzo non comodissimo per rapide comunicazioni: ci si trova a combattere con sempre più messaggi indesiderati, filtri antispam e lentezza dei server, mentre l’Instant Messaging garantisce una maggiore immediatezza e, in caso di necessità, permette di parlare a voce tramite chiamata, peraltro gratuita (anche se la Skype call, a mio avviso, è ancora lontana dalla qualità audio delle chiamate telefoniche tradizionali su rete fissa).

Se usiamo il “cerca utenti” di Skype e scriviamo ad esempio “spa“, limitando il campo della ricerca alla sola Italia, troviamo un centinaio di contatti, molti dei quali effettivamente dipendenti di vere Società per Azioni italiane.

Stesso dicasi per le altre sigle (srl, snc, sas, etc) o per la parola “azienda“; questo vuol dire avere accesso ad un gran numero di informazioni e contatti, che potrebbero essere oggetto in futuro di marketing intelligente e non invasivo, sperando che si riesca ad arginare lo spam che si prepara ad arrivare anche sulle piattaforme di Instant Messaging/VoIP.

D’altro canto, le aziende potrebbero rendersi reperibili tramite sito Web e pulsante Skype, per assistenza o informazioni su servizi e prodotti, senza dover ricorrere a email o telefono tradizionale, con la possibilità di gestire in tempo reale le richieste degli utenti.

Si parla di Skype, ma non è detto che questa potenzialità non possa essere utilizzata da altre applicazioni simili, magari anche più elaborate e basate sulla gestione via browser anziché via client come avviene per Skype.

Potrebbe essere forse Twitter, la nuova applicazione intorno alla quale si è creato molto interesse, il possibile concorrente di Skype in quest’ambito?

Oppure dovremo aspettare che qualcuno si decida a inventare qualcosa di nuovo, magari riutilizzando tecnologie già esistenti?

Lascio ai lettori la risposta; riguardo Twitter, vi rimando ad altro post di Elena Farinelli per ulteriori informazioni.

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