Smart TV, l'FBI lancia l'allarme privacy

L'FBI ha deciso di avvertire le persone sui rischi di possedere una Smart TV e ha condiviso alcune regole per proteggere la privacy.
L'FBI ha deciso di avvertire le persone sui rischi di possedere una Smart TV e ha condiviso alcune regole per proteggere la privacy.

L’FBI lancia l’allarme sulla sicurezza delle Smart TV, cioè delle ben note televisioni che si collegano ad Internet e possono eseguire alcune app, in particolare quelle dei servizi di streaming. Prodotti che oggi sono sempre più comuni all’interno delle case delle persone. E proprio perché sono connesse alla rete possono creare seri problemi di privacy agli utenti in quanto possono essere la porta di ingresso di attacchi hacker.

Molte Smart TV dispongono di microfoni e pure di telecamere integrate per i loro servizi. Dunque, oltre al rischio che il produttore della TV e gli sviluppatori di app possano in qualche modo ascoltare e vedere le persone, un pirata informatico che prende possesso da remoto della TV può spiare gli ignari utenti. Ecco perché, secondo l’FBI, è fondamentale configurare per bene questi televisori intelligenti. Proprio per questo, l’FBI ha condiviso alcune semplici linee guida da seguire per limitare i problemi di sicurezza con le Smart TV.

Il primo suggerimento è quello di capire esattamente quali siano le funzioni supportate dalla TV e come poterle gestire, in particolare per quanto riguarda “microfono”, “fotocamera” e “privacy”. In secondo luogo mai lasciare le impostazioni predefinite. La password va cambiata e se possibile disattivare microfono, fotocamera e la raccolta dei dati. E se la fotocamera non si può disattivare, può bastare un pezzo di nastro adesivo per coprine l’obiettivo.

Controllare, poi, l’informativa sulla privacy del produttore e delle app che si utilizzano. Infine, è fondamentale tenere sempre aggiornato il televisore scaricando ed installando gli aggiornamenti firmware del produttore.

Consigli sicuramente un po’ generalisti ma sicuramente validi. Gli hacker hanno già dimostrato che è possibile prendere possesso di un dispositivo smart presente nelle case delle persone. Lo scorso anno, inoltre, un’indagine di Consumer Reports aveva evidenziato la vulnerabilità di alcuni modelli di Smart TV.

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