Sony 16-55mm f/2,8 G e 70-350mm f/4,5-6,3 G OSS: le caratteristiche dei nuovi obiettivi per APSC

Insieme all’annuncio delle due nuove mirrorless, la a6100 e la a6600, Sony ha ampliato il parco ottiche APSC con la presentazione di uno zoom standard ed un super teleobiettivo. Le novità si aggiungono ad un’offerta capace di soddisfare le esigenze di tutti gli utenti: ad oggi, infatti, sono ben 54 gli obiettivi per Sony E, zoom, fissi e macro per soddisfare tutti i palati.

Partiamo dal 16-55mm f/2,8 G equivalente ad un 24-82mm, che mantiene la sua generosa apertura su tutto il range di zoom ed è rivolto ad un pubblico professionale/amatoriale avanzato. Un tuttofare, dunque, che va dal medio grandangolo al tele corto e che si presta a vari generi di utilizzo. Un’ottica, insomma, nata per non essere mai smontata dalla propria fotocamera, in cui la cura per la qualità contraddistinta dalla sigla “G” si sposa con una meccanica in cui spicca il motore lineare XD (Extreme Dynamic), lo stesso che muove i gruppi ottici degli obiettivi G Master e che garantisce ottima reattività nel tracking e silenziosità. L’ottica è caratterizzata da due elementi AA (Advanced Aspherical) e tre elementi ED, inseriti in un treno ottico composto da 17 elementi in 12 gruppi. Il diaframma, invece, ha 9 lamelle e chiude fino ad f/22, offrendo un controllo lineare e gradevole sul bokeh. L’estetica, fondamentalmente, ci ricorda il design della linea G Master, con le due ghiere, il selettore AF-MF ed il comodo pulsante di blocco della messa a fuoco. Anche la qualità dell’assemblaggio è in linea con le aspettative, tenendo meccanica, ottica ed elettronica al riparo da agenti esterni come polvere ed umidità, con l’elemento frontale trattato al fluoro per evitare che le impurità vi si depositino. Nonostante tutto, il peso si ferma a 494 grammi, con una lunghezza del barilotto di 10cm ed un diametro esterno di 73mm, che si traduce in una filettatura filtri di 67mm.

Passiamo adesso al telezoom, che raggiunge una focale massima di ben 350mm, ben 525mm equivalenti. Su una focale del genere, ovviamente, non poteva mancare lo stabilizzatore d’immagine OSS (Optical Steady Shot), che semplifica non di poco le riprese a mano libera considerando anche che si tratta di un obiettivo ad apertura variabile: si passa da f/4,5 a 70mm ad f/6,3 a 350mm, valori in linea con la categoria, efficacemente compensati, appunto, dall’OSS. Troviamo 19 elementi in 13 gruppi, dove spiccano un elemento asferico e tre ED, grazie ai quali il produttore assicura grande tenuta del dettaglio ai bordi del campo su tutta l’escursione focale e resistenza alle varie aberrazioni. Anche qui opera il motore lineare XD, inoltre sul barilotto sono stati collocati il pulsante di blocco della messa a fuoco, il selettore AF/MF e, in aggiunta rispetto al 16-55, l’interruttore per attivare o disattivare l’OSS ed un selettore di blocco per lo zoom che impedisce allo zoom di estendersi accidentalmente, casomai in fase di trasporto. Pesi e misure sono consoni al tipo di zoom ma non eccessivi: la lunghezza parte da 142mm, il peso si ferma a 625 grammi e la filettatura permette di avvitare filtri da 67mm.

I nuovi zoom saranno disponibili da ottobre, con prezzi che si attesteranno attorno ai 1300 euro per il 16-55 e 900 euro per il 70-350.

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