Steve Jobs in fin di vita: una bufala?

Lo scoop del National Enquirer è una bufala? La Rete prova a smentire la rivista, ma le informazioni fornite non sembrano essere sufficienti.
Lo scoop del National Enquirer è una bufala? La Rete prova a smentire la rivista, ma le informazioni fornite non sembrano essere sufficienti.

Il mondo Apple ieri è stato scombussolato da una notizia choc: Steve Jobs avrebbe sei settimane di vita. A lanciare il gossip è il National Enquirer che, come già ricordato ieri, non si è sempre rivelata come una testata affidabile in termini di rumor. E, a quanto pare, lo scoop sarebbe una bufala, così come dimostrerebbero delle risorse investigative messe a disposizione in Rete.

In effetti, le foto del National Inquirer riprendono l’iCEO solo di spalle: la conformazione fisica sembra proprio essere quella di Jobs, ma non si hanno elementi ulteriori per stabilirne la veridicità. Il blog “Walk Like Steve Jobs” ha inoltre fornito un’altra interessante versione dei fatti.

Dagli scatti della rivista di gossip, si riconosce un uomo che scende da un’automobile, precisamente una Honda Civic del 1997. Steve Jobs, tuttavia, non è solito guidare questa automobile, non possedendone una di tale produttore. Il dettaglio, però, non è di per sé sufficiente a smentire la pubblicazione dell’Enquirer: l’iCEO, semplicemente, potrebbe essere stato accompagnato da un conoscente o aver ricevuto l’automobile in prestito.

La Rete, tuttavia, a questo dettaglio aggiunge la cena con il Presidente Barack Obama. Un malato terminale sottoposto a cure chemioterapiche, infatti, non avrebbe le forze per sopportare un simile stress e, ovviamente, nemmeno le energie per alimentarsi autonomamente né in un ristorante né in un ambiente privato. Anche in questo caso, però, la constatazione non confuterebbe la rivista statunitense perché, per contro, questa cena potrebbe essere stata pensata come l’ultimo incontro fra due potenti americani.

Quale sarà la verità di questa intricata vicenda? Il problema sembra risiedere nella storica inaffidabilità delle fonti del National Enquirer, una testata non di certo conosciuta per la propria integrità morale. Allo stesso tempo, però, le eventuali smentite non sembrano essere in grado di dissipare ogni dubbio: non resta che attendere, perciò, ulteriori dichiarazioni o smentite ufficiali da parte di Apple.

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