Stranger Things, 8 importanti tecnologie anni '80

Gli anni '80 hanno presentato un pirotecnico glossario di tecnologie e Stranger Things, serie TV di punta di Netflix, dà loro molta importanza.
Gli anni '80 hanno presentato un pirotecnico glossario di tecnologie e Stranger Things, serie TV di punta di Netflix, dà loro molta importanza.

La nuova stagione di Stranger Things, serie TV di punta di Netflix ambientata negli anni ’80, è disponibile da oggi dopo un’attesa di quasi due anni (la season 2 era stata distribuita il 31 ottobre 2017). Lo show, che unisce il genere fantascientifico a quello horror, mescolando tutto con la cultura pop, è assolutamente citazionista e in grado di attrarre un pubblico di ogni età. Sono tantissimi i riferimenti ai film di quel periodo presenti nella serie: da I Goonies a IT, passando per Stand by me, L’esorcista, La cosa, Lo squalo e tanti altri.

Di fatto, gli anni ’80 si percepiscono ovunque, a partire dall’ambientazione, passando per le atmosfere e ovviamente la tecnologia. Walkie-talkie, giradischi, televisori a tubo catodico e altro ancora: non sono pochi i dispositivi tecnologici degli anni ’80 che vengono mostrati in Stranger Things! Di seguito è possibile trovare un elenco di quelli più importanti, con tanto di descrizione e ruolo all’interno dello show.

TV a tubo catodico

Il grosso televisore, comune negli anni ’80 (ma anche molto prima!), è diventato un apparecchio tecnologico pressoché preistorico con la diffusione di quelli a schermo piatto, ma nel 2005 tale tecnologia dimostrava di essere ancora apprezzata, ottenendo volumi di vendite cinque volte superiori alle tecnologie rivali: i televisori a tubo catodico presentavano il vantaggio di una minore latenza, molto apprezzata nei videogiochi, così come immagini con colori più fedeli. Oggi, tuttavia, è in corso una progressiva obsolescenza per il tubo catodico in favore dei televisori al plasma, a cristalli liquidi e OLED. In Stranger Things, l’ingombrante televisore viene mostrato in un sacco di scene: nelle varie abitazioni dei personaggi principali (quello in casa di Mike è il modello Mitsubishi 22-Inch Television) per esempio, ed è spesso utilizzato da Eleven per sfruttarne il rumore bianco – affinché possa mettersi in contatto con il suo amico grazie ai poteri psichici.

Cabinati arcade

Sebbene si possano trovare ancora oggi in molte sale giochi, negli anni ’80 i cabinati arcade riunivano nei luoghi pubblici un sacco di giovani con la passione per i videogame: da Dragon’s Lair a Dig Dug, passando per l’immortale Pac-Man, la sfida era quella di totalizzare il punteggio più alto per rimanere in vetta alle classifiche il più a lungo possibile. Bastava inserire un gettone nell’apposita fessura e la partita iniziava. Nonostante l’enorme evoluzione del settore videoludico, giochi pionieristici come Space Invaders, Defender, Asteroids e Tetris vengono ancora oggi considerati dei classici e riproposti, con un certo gusto vintage, su nuove piattaforme. In Stranger Things, all’inizio della seconda stagione, i ragazzini protagonisti cercano di racimolare qualche spicciolo per andare a spenderli nella sala giochi locale.

Telefono a disco

Stranger Things ha inizio con la sparizione di Will, e la madre del ragazzino, Joyce, non si dà pace: impaurita e preoccupata, compone ossessivamente i numeri di mezzo vicinato per scoprire dove sia suo figlio. Attaccato alla parete della sua abitazione, un telefono a disco: a quei tempi comporre un numero richiedeva costante attenzione e fatica, perché bisognava infilare un dito nel cerchio del disco corrispondente all’unità numerica scelta e farlo ruotare in senso orario, né troppo velocemente né lentamente. Una volta toccato il capolinea di metallo, bisognava togliere il dito e il disco, caricato a molla, tornava nella sua posizione originale. Il telefono a disco popolava le case di milioni di persone negli anni ’80, ma successivamente è stato soppiantato dal Pulsar e da altri modelli più recenti. In casa Byers, viene sfoggiato il bellissimo Western Electric 554 Yellow Wall Phone.

Walkie-talkie

Conosciuto in Italia anche come ricetrasmettitore palmare, il walkie-talkie permette a due o più persone di mettersi in contatto a patto che rientrino in una determinata distanza. Una sola radio può trasmettere in un dato momento, ma più unità possono sentire il messaggio: premendo il pulsante PTT (push-to-talk) è possibile avviare la trasmissione e i modelli più recenti hanno la capacità di selezionare una banda di trasmissione. Il dispositivo somiglia vagamente a un telefono, ma di dimensioni più grandi e con un’antenna: oggi non è più utilizzato come una volta, si limita perlopiù a usi per business, comunicazioni marittime o nel settore militare, tuttavia negli anni ’80 era molto gettonato. I protagonisti di Stranger Things utilizzano il walkie-talkie per comunicare tra loro, pianificare il da farsi e, talvolta, allertarsi gli uni gli altri di un pericolo imminente.

Videocamera

La videocamera dava la possibilità di immortalare un momento non soltanto in uno scatto ma attraverso un video, con un apparecchio a quel tempo assolutamente innovativo: i primi modelli vennero messi in vendita tra gli anni ’70 e ’80 e avevano come videoregistratore a cassette un sistema Betamax o VHS. Una tecnologia che in Stranger Things assume un ruolo pressoché essenziale: durante la notte di Halloween, infatti, viene utilizzata dal piccolo Will per registrare il loro “dolcetto o scherzetto”, e quando il Mind Flyer lo assale lasciandolo in preda a un attacco di panico, il dispositivo rileva la sagoma della creatura ragnesca.

Musicassetta

Jonathan inserisce una musicassetta nello stereo e partono i Clash, non voleva che suo fratello minore sentisse i genitori litigare ancora una volta. Alza il volume e “Should I Stay or Should I Go” trasmette energia al piccolo Will, che apprezza non poco. Nota anche come audiocassetta o semplicemente cassetta, il dispositivo che memorizzava dati e informazioni in sequenza su nastro magnetico è considerato un vero e proprio simbolo degli anni passati, avendo goduto di maggior successo durante gli ’80 e i ’90. Con l’introduzione del Walkman prodotto da Sony, riproduttore portatile particolarmente diffuso, la popolarità della musicassetta aumentò ulteriormente, per poi diminuire di colpo con l’avvento dei CD masterizzabili.

Macchina fotografica

Anche la macchina fotografica gioca un ruolo essenziale in Stranger Things ma, diversamente dalla videocamera prestata da Bob a Will, nella prima stagione, non nella seconda. La Pentax MX SLR di Jonathan immortala in uno scatto il Demogorgone, antagonista principale degli episodi usciti nel 2016, facendo comprendere a lui e Nancy che qualcosa di sovrannaturale si aggirava nelle foreste circostanti. Lanciata nel 1976, la fotocamera Pentax MX SLR rappresenterebbe il giusto rapporto qualità/prezzo per il modesto budget dei Byers.

Stereo

Lo stereo, con le sue casse incluse e lo spazio dedicato alle cassette, era un dispositivo must have per chiunque volesse ascoltare un po’ di musica (i file MP3 non esistevano e Spotify nemmeno a dirlo, d’altronde). In Stranger Things, “Should I Stay or Should I Go” viene riprodotto dall’intramontabile RX-5090 boombox Panasonic, uno stereo con caratteristiche distintive dell’epoca: grazie a una qualità audio più che buona e la possibilità di registrare le prime tracce su nastro, era considerato da Jonathan e suo fratello un ottimo alleato per alienarsi dalla realtà.

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