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Dropbox Project Infinite, attualmente in versione beta, è una tecnologia che permette di accedere ai file online direttamente dal desktop Windows e Mac.

Dropbox festeggia un importante traguardo: il servizio di cloud storage è oggi utilizzato da oltre 500 milioni di utenti in tutto il mondo.

Samsung ha avviato la produzione di massa del primo chip di memoria flash V-NAND da 256 GB basato sullo standard UFS 2.0.

Una stampante 5D, un disco di vetro e una nuova tecnologia con strutture di nanoparticelle: così l’informazione può essere resa perpetua.

Western Digital compra SanDisk per 19 miliardi di dollari; nasce così un nuovo colosso del settore dello storage

Dell dovrebbe annunciare l’acquisizione di Emc per 50 miliardi di dollari; la maxi operazione renderebbe Dell un gigante nel settore dei servizi enterprise

Usando lo stesso materiale dei DVD riscrivibili, i ricercatori hanno realizzato un chip fotonico che memorizza i dati in maniera permanente.

Le app per iOS e Android permettono di accedere a Cloud Drive dal dispositivo mobile, ma le funzionalità disponibili sono ancora limitate.

Symantec ha annunciato un piano di spin-off aziendale. Entro il 2015 si separeranno il settore sicurezza da quello della gestione dei dati

La Rice University ha realizzato un chip RRAM in grado di memorizzare fino a 1 TB di dati in un’area grande come un francobollo.

WeChat offre ai suoi utenti 1 GB di spazio per salvare online foto, video e messaggi. L’accesso ai contenuti è possibile con più dispositivi mobile.

Dall’inizio di luglio, tutti i file Office conservati su SharePoint Online e OneDrive for Business verranno protetti tramite la crittografia Fort Knox.

Sony pensa ad un supporto che ricorda le vecchie musicassette, dedicato allo storage: fino a 148 GB di dati per ogni pollice quadrato di nastro magnetico.

Dropbox lancia Carousel, applicazione per smartphone con cui archiviare in remoto le proprie foto e i propri video catturati in mobilità.

Sony e Panasonic hanno presentato Archival Disc, un nuovo standard per i supporti ottici, che permetterà di salvare 1 TB di dati su un singolo disco.

Il nuovo nome scelto da Microsoft è troppo simile a One.com Cloud Drive, il servizio di cloud storage offerto dall’azienda danese One.com.

Microsoft OneDrive è il nome scelto per rispettare la sentenza della causa persa a luglio 2013 contro l’operatore britannico BSkyB.

La Giornata della Memoria ci impone di riflettere su come sia cambiata la memoria, di come stiamo cambiando noi e di cosa sarà la memoria nel futuro.

In futuro, i clienti stranieri avranno la possibilità di scegliere un server fuori dagli Stati Uniti sul quale conservare i propri dati personali.