Tim Cook da iPhone annuale all'assenza di phablet

Alla conferenza D11, Tim Cook parla anche del modello di vendita annuale di iPhone e perché Apple non sia salita sul vagone dei phablet.
Alla conferenza D11, Tim Cook parla anche del modello di vendita annuale di iPhone e perché Apple non sia salita sul vagone dei phablet.

È stato un Tim Cook a tutto campo quello alla conferenza D11 di AllThingD, in una lunga intervista con Walt Mossberg. E dopo le indiscrezioni sui possibili dispositivi indossabili targati mela morsicata, è il turno di discutere di uno dei prodotti più amati di Apple: iPhone. Sebbene il CEO non si sbilanci troppo sui progetti futuri dell’azienda, qualche indiscrezione sui modelli di produzione e vendita di Cupertino emerge.

In un periodo in cui Apple è praticamente ferma, con l’assenza del lancio di prodotto da oltre sei mesi, è lecito chiedersi perché il gruppo continui con il suo modello a rilascio annuale quando la concorrenza segue ritmi molto più veloci. Inoltre, pensando alla grande varietà della linea iPod, è naturale chiedersi perché la Mela non segue la stessa strategia anche sul mondo dei melafonini. Proprio in riferimento agli iPod, Tim Cook ha fatto sapere come nel tempo questi device abbiano naturalmente provveduto a soddisfare esigenze diverse per altrettanti differenti consumatori, ma il mercato degli smartphone non sarebbe ancora pronto per una simile frammentazione. Non avrebbe quindi molto senso lanciare molteplici iPhone durante lo stesso anno, magari dalle dimensioni diverse, quando tutti assolverebbero comunque alle medesime funzioni.

E proprio in merito alla differenziazione del mondo degli smartphone, Cook spiega perché Apple non sia ancora salita sul vagone dei phablet, ovvero quei dispositivi dallo schermo superiore ai 5 pollici, una sorta di ibrido con i tablet.

«Uno schermo grande oggi porta con sé molti tradeoff. I consumatori si stanno certamente interessando alle dimensioni, ma pensano anche altri fattori, come i giusti colori nelle fotografie, il bilanciamento del bianco, i riflessi, la durata della batteria, la longevità del display. I consumatori vogliono che Apple soppesi tutti questi benefici e compia la scelta migliore»

Non è detto, però, che questa strategia rimanga immutata nel tempo. Incalzato sulla possibilità di rilasciare un secondo iPhone dalle caratteristiche diverse rispetto a quello ufficiale, il CEO lascia aperta una piccola finestra per le speculazioni giornalistiche.

«Non l’abbiamo mai fatto. Questo non lo escude in futuro.»

Una mezza conferma del possibile arrivo di un iPhone low cost, oppure di un iPhone Mini, entro la seconda metà dell’anno? Non resta che attendere per scoprirlo.

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