Twitter pubblica 10 milioni di tweet di fake news

Il social rilascia tutti i tweet sospetti di essere in connessione con la campagna di fake news che ha interferito nelle elezioni USA 2016.
Il social rilascia tutti i tweet sospetti di essere in connessione con la campagna di fake news che ha interferito nelle elezioni USA 2016.

Si torna a parlare di fake news (anche se sarebbe meglio non chiamarle così), in particolare a quelle che avrebbero influenzato le elezioni USA 2016, che hanno visto l’elezione di Donald Trump. Twitter ha pubblicato circa 10 milioni di tweet sospettati di essere legati a operazioni realizzate da Russia e Iran per portare avanti delle vere e proprie campagne di disinformazione. I dati pubblicati dal social network sono composti da oltre 2 milioni di immagini, Gif, video e trasmissioni Periscope. Parliamo di un database di 350 GB. I tweet mostrano due grosse campagne di disinformazione, avvenute tra il 2013 e il 2018, che hanno avuto effetti anche sul referendum britannico, che si è concluso con la Brexit.

Tra hashtag anti-islam a quelli contro Presidente francese Emmanuel Macron prima della sua elezione, queste campagne di fake news su Twitter non avrebbero risparmiato nessuno. Sarebbero già stati identificati 3.841 account che potrebbero essere affiliati alla “Internet Research Agency” di San Pietroburgo. Si tratta di quella che ormai è conosciuta come “fabbrica di troll”, perché sospettata di essere riuscita a interferire con le elezioni presidenziali del 2016. Altri 770 account invece sarebbero iraniani.

Twitter

Twitter già in passato aveva denunciato l’esistenza di tweet legati ad una serie di campagne di disinformazione straniere. Adesso la situazione è ben diversa e i vertici della piattaforma social sperano di mettere a disposizione dei ricercatori tutto il materiale possibile per riuscire a risalire alle fonti e azioni di disinformazione di Russia e dell’Iran sulla piattaforma dal 2016.

Ben Nimmo, senior fellow Digital Forensic Research Lab di Atlantic Council, ha spiegato che le operazioni iraniane e russe sono state pensate come delle campagne per sostenere i governi dei propri paesi e allo stesso tempo per essere utilizzati come strumenti di offesa nei confronti degli Stati Uniti.

Intanto l’Unione Europea continua a rafforzare le misure sulla cybersecurity proprio in vista delle prossime elezioni europee. Twitter ha dichiarato di avere  ancora timore  di queste operazioni di disinformazione, che di certo non si fermeranno. Rientrano sicuramente in una serie di tattiche che esistevano ancora prima dell’arrivo di Twitter e che sono destinate a cambiare con l’evolversi delle nuove tecnologie.

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