Twitteriamo?

Dall’inizio del 2007 anche in Italia è scoppiata la mania di cinguettare (to tweet) in rete attraverso una delle piattaforme 2.0 più discusse e che destano più perplessità. Per chi ancora non lo sapesse, Twitter è un servizio che consente di lasciare un messaggio in tempo reale non più lungo di 140 caratteri, condiviso e letto in community.

Fullo ne ha redatto le sette regole d’oro e malgrado la quinta reciti Su Twitter non si dialoga e non si risponde agli altri utenti, per quello ci sono gli IM o le mail, molti utenti interagiscono tra di loro anteponendo al testo del messaggio una chiocciola @ e il nome dell’utente cui si vuole rispondere.

Normalmente si usa la terza persona per parlare di se stessi, ma anche su questo non c’è concordanza: c’è chi usa la prima persona, chi la terza, chi entrambe, chi ne fa una riflessione che vale la pena di leggere e chi lancia il Plurale Maiestatis day (lo scorso 18 maggio).

Allo stesso modo, poi, c’è chi scrive in inglese per permettere a tutti i suoi friends e i suoi followers di comprenderlo, altri che, invece, pur avendo friends stranieri si ostinano a parlare italiano e, anzi, istituiscono il Twitter dialetto Day (che si è svolto il 19 maggio 2007).

Un’altra particolarità viene dall’utilizzo sempre più diffuso di semplici tools che permettono di “restringere” la lunghezza dei link: il più usato è TinyUrl e su twitterfacts potete trovare un elenco alquanto completo degli strumenti di questo tipo.

L’utilizzo più comune che viene applicato quotidianamente da migliaia di singoli utenti (virtuosi nel multitasking) è il fornire informazioni sempre aggiornate sullo stato delle proprie attività, ma le potenzialità di questa piattaforma sono ancora tutte da sviluppare: alcuni riflettono sui benefici che potrebbe apportare alla didattica, altri lo utilizzano per fare la cronaca di un evento (per esempio nei Barcamp), altri ancora consigliano come utilizzarlo produttivamente e molti ne ipotizzano gli usi più disparati.

Twitter non è solo la piattaforma più in voga del momento o quella che desta più discussioni, ma è anche quella che ha creato intorno a sé più strumenti, client e piattaforme di mashup di nessun’altra.

Per postare su Twitter, infatti, non è necessario passare dalla sua homepage e si possono utilizzare una serie di client per pc o Mac, come Tweet-r, Twitteroo (programma windows, solo per PC), Twitterrific (solo per Mac) oppure una serie di estensioni Firefox, come Twitbin, Tweetbar e “Post to Twitter”, o ancora, se si possiede un Treo, si può postare direttamente dal palmare e se si utilizza WordPress per il proprio blog esiste già un plugin per implementare Twitter nel proprio spazio.

Le piattaforme di mashup che si sono sviluppate fino ad ora e che coinvolgono Twitter sono elencate di seguito:

  • Twittervision, che geo-localizza gli utenti che stanno postando in tempo reale.
  • Tweetvolume, che ci dice quali sono i termini più discussi su Twitter e quanto vengono discussi i termini che ci interessano (by Apollo).
  • Twittercamp, un’applicazione desktop che permette di tenere sotto controllo i propri amici utilizzando le API di Twitter (by Apollo).
  • Twittermap, un mashup tra le API di Google Maps e quelle di Twitter.
  • Atlas, la visualizzazione di Twitter su una mappa.
  • Twitterbox, un Twitter client per Second Life.

Non mancano i complementi, gli strumenti più o meno geek, più o meno utili, più o meno autoreferenziali, che si basano su Twitter:

  • Twitterfeed, che inserisce automaticamente su Twitter un messaggio ogni volta che viene inserito un nuovo post nel proprio blog.
  • 24 o’clocks, che riassume i twitter post dei propri friends effettuati nelle ultime 24 ore.
  • Prom queen, che trasforma i propri estimatori in amici, allo scopo di guadagnare popolarità.
  • Autotwit, che consente di aggiornare automaticamente Twitter con messaggi preparati in precedenza.
  • Twitter Fan Wiki, il wiki della community che condivide idee sul servizio, indica le applicazioni da usare e fornisce innumerevoli spunti.
  • Google Co-Op Twitter Search, un motore di ricerca che scansiona Twitter e i suoi utenti.
  • Twitterverse, che raccoglie tutti i micro post e li ordina per keyword e categorie stilando anche le più popolari ed ordinandole in funzione del tempo.
  • Twittled, l’unione di un di un display a LED e di Twitter.

Non mancano in questo panorama della rete i concorrenti di Twitter come Tumblr (anche se qui si parla di Tumblogs) o Jaiku, ma come spesso accade in rete, la concorrenza non è spietata ma collaborativa, ed ecco che nascono piattaforme come Twitku che permette di postare lo stesso messaggio su entrambe le piattaforme, o avere sotto controllo in unica finestra i due servizi, contemporaneamente.

Twitter ha spopolato nella rete da tutti i punti di vista (è già presente la mappa della Twittersfera), e anche se non mancano le polemiche, possiamo stare certi che non si fermerà ad essere utilizzata solo tra amici che non hanno niente di meglio da fare che dirsi che cosa stanno facendo.

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