Ufficiale: i diritti TV della Serie A a DAZN fino al 2024

La piattaforma streaming prenderà il posto di Sky come principale broadcaster del campionato italiano, col supporto logistico di TIM.
Ufficiale: i diritti TV della Serie A a DAZN fino al 2024
La piattaforma streaming prenderà il posto di Sky come principale broadcaster del campionato italiano, col supporto logistico di TIM.

Alla fine l’ha spuntata DAZN. Con 16 voti a favore e 4 contrari (da Genoa, Crotone, Sampdoria e Sassuolo) nel corso dell’ultima assemblea di Lega, l’azienda si è infatti assicurata i diritti TV della Serie A fino al 2024, con grande soddisfazione anche di TIM. Quest’ultima, lo ricordiamo, ha un accordo come operatore di telefonia e pay tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di DAZN, oltre che per la partnership tecnologica.

La piattaforma trasmetterà quindi sette partite in esclusiva e tre in co-esclusiva. Per la Serie A si tratta di una svolta storica: per la prima volta, infatti, sarà trasmessa in toto da un servizio di streaming. Da assegnare a questo punto rimane il pacchetto per la messa in onda di tre partite per ogni giornata, ma non in esclusiva, per il quale restano in corsa Sky e Mediaset.

TIM e DAZN per la Serie A

Già prima dell’annuncio l’azienda di telecomunicazioni aveva voluto precisare di non aver partecipato attivamente alla gara indetta dalla Lega Calcio per l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021/2024, ma di aver “solo” sottoscritto un’intesa volta a integrare l’accordo di distribuzione già in essere, anche nei termini economici, condizionata all’aggiudicazione a DAZN della gara dei diritti tv della Serie A.

TIM si qualifica quindi come operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di DAZN in Italia, nonché per la partnership tecnologica, ma sarà ovviamente il noto fornitore di servizi a pagamento di video streaming trasmetterà tutte le partite della Serie A attraverso la propria app, fruibile su smart TV, smartphone, tablet, computer, console e altri dispositivi, sfruttando una normale connessione dati che dovrà però risultare abbastanza performante da poter “reggere” il segnale senza particolari scatti o altri disturbi visivi.

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