Valenza legale di un sistema di automazione anti-intruso

Il 10 Ottobre 2006, negli Stati Uniti, e più precisamente a Fort Wayne, nello stato dell’Indiana, un ladro si introdusse nella casa di un uomo di nome Fred Thompson. Fred però aveva installato e configurato, nella sua abitazione, un piccolo sistema di sicurezza automatizzato.

In particolare, in questo caso, fu importante il fatto che all’interno della casa fosse stata installata una videocamera, controllata da un PC, con il compito di registrare movimenti all’interno nell’ambiente nei periodi di tempo in cui avrebbe dovuto essere vuota.

E la telecamera filmò il furto, la polizia tentò di identificare i sospetti senza successo, Fred Thompson inserì persino il video su YouTube (anche se in seguito fu cancellato). Successivamente, uno dei colleghi di lavoro di Fred, riconobbe uno dei ladri. Il 16 Novembre 2006 l’uomo fu condannato a sei anni di prigione.

Fu presentato ricorso, contestando la registrazione e ritenendola una prova insufficiente. La corte d’appello ha però recentemente confermato la sentenza, ritenendo il video una prova sufficiente di colpevolezza. Dunque, perlomeno negli Stati Uniti, c’è una ragione in più per scegliere l’automazione casalinga: la sicurezza, anche con una forte tutela legale.

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