Vegebot, arriva il robot che raccoglie la lattuga

Arriva da Cambridge e si chiama Vegebot: è un robot che raccoglie la lattuga utilizzando il machine learning, ancora con qualche difficoltà.
Arriva da Cambridge e si chiama Vegebot: è un robot che raccoglie la lattuga utilizzando il machine learning, ancora con qualche difficoltà.

Dopo il robot che raccoglie 25000 lamponi al giorno, arriva quello che riesce a raccogliere la lattuga. Si chiama Vegebot e arriva dall’Università di Cambridge, che in un video ha mostrato come la macchina riesce a raccogliere autonomamente, pur con qualche difficoltà, la lattuga. Ci sono infatti diversi ostacoli tecnici: non è assolutamente efficiente o veloce come un essere umano, ma il prototipo dimostra che l’uso della robotica in agricoltura, in questo caso nella raccolta della lattuga iceberg, è possibile.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sul The Journal of Field Robotics. Sono di due tipi le difficoltà incontrate da Vegebot nella raccolta: innanzitutto il robot deve imparare i giusti percorsi per operare, inoltre in particolare questo tipo di lattuga è difficile da raccogliere perché è molto facile che si danneggi durante questo processo. Per un umano può essere quindi molto semplice, ma per un robot è un’operazione estremamente difficoltosa.

I ricercatori hanno quindi dotato Vegebot di sistemi intelligenti per consentire la raccolta, come algoritmi che gli permettono di imparare dall’esperienza grazie al machine learning. Ci sono poi dei componenti dotati di computer vision che gli permettono di identificare le condizioni del terreno e determinare se quel tipo di lattuga è pronta per essere raccolta.

Come già detto Vegebot non sostituirà, almeno nel breve termine, i contadini, che sono ancora preferibili nella raccolta dei vegetali. Passerà ancora diverso tempo per far sì che le macchine imparino a dovere queste azioni: per ora infatti la macchina appare molto lenta anche rispetto ad altre soluzioni impiegate in campo agricolo. Esistono già da anni dei sistemi meccanici di raccolta molto più avanzati, utilizzati anche su vasta scala.

Ma l’utilizzo delle macchine dotate di intelligenza artificiale e soprattutto delle ricerche correlate ad esse non farà che crescere nei prossimi anni, così come anche l’abilità di queste nel migliorare i processi di raccolta “intelligente”.

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