Vivo Pad: tutto quello che c’è da sapere

Un leak rivela l'arrivo, dopo OnePlus e Oppo, di un tablet della Vivo, azienda cinese nota per i suoi smartphone, e si chiamerà Vivo Pad.
Un leak rivela l'arrivo, dopo OnePlus e Oppo, di un tablet della Vivo, azienda cinese nota per i suoi smartphone, e si chiamerà Vivo Pad.

Mentre il settore degli smartphone continua ad assistere all’imperterrita guerra tra brand, alcuni di questi si stanno affacciando al mondo dei tablet. Dopo OnePlus e Oppo, ora è il turno di Vivo con il suo Vivo Pad, prodotto che secondo i rumor dovrebbe vantare uno schermo da 120Hz e un chipset molto potente.

Un nuovo leak sembra parlare del fatto che il dispositivo sia prossimo alla certificazione, garantendo la sua uscita entro il 2022. Secondo i rumor che circolano in rete, si possono dedurre alcune specifiche tecniche ed estetiche.

Vivo Pad: il tablet potrebbe superare iPad e Galaxy Tab

Parlando di specifiche tecniche, il Vivo Pad dovrebbe avere un chipset Snapdragon 870 (migliore di quello che offre Realme), un processore capace di battere gran parte dei tablet di fascia media. La parte interessante però riguarda uno schermo, che potrebbe raggiungere i 120Hz di frequenza (ma non è ancora noto se sarà LCD o OLED). La batteria oscillerebbe tra i 7,860 mAh e i 8,040 mAh, dubbio che non esiste invece per la potenza supportata che garantirà anche la ricarica veloce (con il cavo).

vivo pad

A conti fatti questo Vivo Pad sembra battere ad occhi chiusi l’Oppo Pad e di conseguenza, vista la fusione con OnePlus, anche il loro tablet avrà specifiche simili. A gareggiare infine ci sarà anche il Realme Pad, un dispositivo che punterà (forse) ad un octa-core Unisoc come chipset, affiancato da 3 GB di RAM e 32 GB di memoria.

Insomma, mentre Samsung e Apple si fanno ancora guerra tra Tab e iPad, le aziende cinesi – analogamente a come hanno fatto con gli smartphone – stanno iniziando un’opera di conquista della fascia intermedia di tablet, e siccome l’esperienza insegna, con tutta probabilità nel giro dei prossimi anni vedremo un aumento ponderale dei dispositivi di questo genere, per poi passare all’inserimento di device di fascia alta.

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