Vodafone, brand low cost contro Free Mobile

Vodafone potrebbe lanciare a settembre un operatore virtuale low cost da contrapporre all'arrivo di Free Mobile in Italia.
Vodafone, brand low cost contro Free Mobile
Vodafone potrebbe lanciare a settembre un operatore virtuale low cost da contrapporre all'arrivo di Free Mobile in Italia.

Anche Vodafone vuole arginare l’arrivo di Free Mobile creando un operatore virtuale pensato esplicitamente per offerte low cost e catturare, così, l’attenzione dei basso spendenti. Già in passato erano arrivate voci che Vodafone volesse seguire questa strada e molti ipotizzavano che l’operatore avrebbe potuto riutilizzare il brand TeleTu. Tuttavia, secondo Milano-Finanza, Vodafone l’8 marzo scorso ha creato la società Vei srl avvisando gli altri competitor del mercato di essere in possesso di una licenza Full MVNO.

La nuova società, dunque, rappresenterebbe la costola low cost di Vodafone e le sue attività potrebbero iniziare molto presto visto che secondo la fonte dal prossimo 3 settembre Vei srl potrà effettuare prestazione di portabilità del numero mobile. Sebbene Vodafone non abbia voluto aggiungere dettagli a quanto ha fatto emergere Milano-Finanza sottolineando di stare vagliando tutte le opzioni possibili, la fonte riporta anche che a seguito della creazione di Vei srl è stato aperto anche un tavolo tecnico che ha creato una roadmap che ha stabilito, tra le altre cose, test di collaudo nel corso dell’estate. Dunque, sembrerebbe che il lancio di un operatore virtuale di Vodafone non sia un’opzione troppo lontana dalla verità.

Ovviamente se ne saprà di più nel corso dei prossimi mesi anche se la scelta dell’operatore non appare assolutamente anomala. Free Mobile intende applicare la stessa filosofia di offerte low cost che hanno avuto successo in Francia e gli operatori che insistono in Italia probabilmente hanno iniziato a temere possibili emorragie di clienti.

Proprio per questa la stessa TIM ha creato Kena Mobile, un suo operatore virtuale specializzato in offerte low cost. Vodafone, dunque, sembrerebbe voler seguire la medesima strada intrapresa da TIM.

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