WhatsApp 2.12.45, backup su Google Drive

Nell'ultima versione dell'app per Android è presente una nuova opzione che permette di effettuare la copia di conversazioni e foto su Google Drive.
Nell'ultima versione dell'app per Android è presente una nuova opzione che permette di effettuare la copia di conversazioni e foto su Google Drive.

Dopo aver rinnovato l’interfaccia con il Material Design, il team che sviluppa la versione per Android ha introdotto una nuova funzionalità. Con WhatsApp 2.12.145 è ora possibile effettuare il backup su Google Drive. L’azienda ha recentemente comunicato che il servizio di messaggistica viene utilizzato mensilmente da 800 milioni di utenti.

Al momento, la nuova feature è disponibile solo per il sistema operativo Google, ma potrebbe arrivare presto anche su iOS e Windows Phone. Dopo aver installato il file APK (la versione 2.12.45 può essere scaricata dal sito APK Mirror), nella sezione Impostazioni -> Impostazioni chat -> Backup delle chat verrà mostrata l’opzione Google Drive Settings. L’utente deve quindi scegliere la frequenza del backup (giornaliera, settimanale o mensile), l’account Gmail e la connessione da utilizzare (solo WiFi, WiFi o rete cellulare).

Il backup giornaliero viene eseguito alle 4:00, ma è possibile copiare subito i dati (conversazioni e foto, non i video) con un tocco su Back up now. Una volta avviata, l’operazione non può essere interrotta, quindi è consigliabile la connessione WiFi se la dimensione dei dati è elevata. Fortunatamente i backup sono incrementali, per cui verranno inviate sul cloud sono le modifiche.

I dati sono nascosti e non accessibili da Google Drive. Per verificare la dimensione è possibile aprire Google Drive sul web e trovare la voce WhatsApp in Impostazioni -> Gestisci applicazioni. I dati vengono ripristinati quando l’utente installa nuovamente WhatsApp sullo smartphone.

Jan Koum, CEO e co-fondatore di WhatsApp, ha comunicato su Facebook che il servizio viene ora utilizzato da 800 milioni di utenti al mese, 100 milioni in più rispetto a gennaio. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie all’introduzione delle chiamate vocali.

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