Windows Home Server, pubblicato il SDK

Microsoft ha messo a disposizione il Software Developer Kit per quanti intendono progettare applicazioni funzionanti su Windows Home Server. Trattasi di un passo fondamentale che avvicina ulteriormente il momento in cui il sistema sarà in commercio
Microsoft ha messo a disposizione il Software Developer Kit per quanti intendono progettare applicazioni funzionanti su Windows Home Server. Trattasi di un passo fondamentale che avvicina ulteriormente il momento in cui il sistema sarà in commercio

Microsoft compie un nuovo importante passo verso la release ufficiale dell’atteso Windows Home Server: il gruppo ha infatti messo a disposizione in versione beta la documentazione relativa al Windows Home Server Software Developer Kit (SDK), ovvero tutto quanto necessario agli sviluppatori per produrre strumenti in grado di lavorare sul Windows Home Server di prossima distribuzione.

Windows Home Server è stato pensato per rappresentare il centro nevralgico del sistema informatico casalingo: il suo ruolo è quello di interconnettere tutti i pc disponibili fornendo funzionalità di backup, di aggiornamento, di sicurezza e molto altro, interconnettendo così le varie unità ed offrendo maggiori possibilità di interscambio di file tra i vari utenti. La lingua italiana risulta essere compresa tra le versioni di prova attuali, dunque è presumibile un immediato lancio del prodotto anche nel nostro paese dal momento in cui la sua disponibilità sarà annunciata con i crismi dell’ufficialità.

Ad oggi Windows Home Server è disponibile in Beta 2 e la sua distribuzione ufficiale è stata fissata entro la prima metà dell’anno. Mentre in primis il tutto sarebbe dovuto arrivare agli utenti solo sotto forma OEM tramite il supporto di hardware specifico, ora qualcosa sembra essere cambiato nei piani di Microsoft: secondo quanto suggerito da InfoWorld, infatti, ora Microsoft starebbe ipotizzando anche una soluzione non-OEM, permettendo così agli utenti di adoperare il sistema anche su un pc già in possesso. Per quanti si iscrivono al programma di test viene suggerita la disponibilità di un pc dedicato con i seguenti requisiti minimi: 512 di RAM, 80 Gb di hard disk, processore oltre 1 Gz, lettore DVD e disponibilità di banda larga.

La pubblicazione delle API dovrebbe permettere agli sviluppatori di pensare a nuove utility per il sistema ed in questo interscambio tra le parti scaturisce un doppio interesse: da una parte Microsoft potrebbe trovare un modo per imporre il proprio marchio al centro dell’informatica e dell’intrattenimento casalingo; dall’altra gli sviluppatori potrebbero trovare nuove opportunità nel sistema, creando applicazioni apposite in grado di fornire su Windows Home Server nuovi prodotti utili all’ambiente ed all’uso domestico (con grandi opportunità emergenti soprattutto nell’interazione con altri dispositivi quali sistemi domotici, antifurti e device di intrattenimento vari).

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