WinRAR: scoperta grave vulnerabilità, milioni di utenti a rischio malware

Scoperta vulnerabilità critica in WinRAR (CVE-2025-6218): milioni di utenti esposti a malware. Aggiornamento urgente consigliato per la sicurezza.
Scoperta vulnerabilità critica in WinRAR (CVE-2025-6218): milioni di utenti esposti a malware. Aggiornamento urgente consigliato per la sicurezza.
WinRAR: scoperta grave vulnerabilità, milioni di utenti a rischio malware

Una delle minacce più insidiose degli ultimi tempi colpisce un software insospettabile e largamente diffuso: WinRAR. Secondo gli esperti di sicurezza informatica, una falla recentemente scoperta ha trasformato questo strumento, da sempre utilizzato per proteggere e organizzare i nostri file, in una potenziale porta d’ingresso per attacchi informatici su larga scala. Il rischio riguarda oltre 500 milioni di utenti nel mondo, evidenziando ancora una volta come la sicurezza digitale debba essere una priorità anche per i programmi più comuni e apparentemente innocui.

La vulnerabilità individuata, classificata come CVE 2025 6218, è stata scoperta il 5 giugno 2025 e rappresenta una minaccia concreta per la privacy e l’integrità dei dati personali e aziendali. Il difetto, con un preoccupante punteggio CVSS di 7.8, permette a malintenzionati di sfruttare archivi compressi manipolati per eseguire codice malevolo sui computer delle vittime. In altre parole, un semplice file apparentemente innocuo può trasformarsi in un’arma capace di compromettere l’intero sistema.

Alla base di questo exploit si trova una falla tecnica legata al meccanismo di directory traversal, presente in tutte le versioni di WinRAR fino alla 7.11. Questo difetto consente agli hacker di alterare il percorso di estrazione dei file compressi, facendo sì che alcuni contenuti vengano depositati in aree sensibili del sistema operativo invece che nelle cartelle destinate dall’utente. Un semplice errore di gestione delle directory, quindi, può spalancare le porte a intrusioni silenziose ma devastanti.

La minaccia non è rimasta confinata al solo ambito teorico. Già dal 2023, diversi gruppi criminali hanno saputo sfruttare la vulnerabilità per veicolare malware sofisticati. Le campagne malevole si sono concentrate in particolare su forum dedicati a criptovalute e trading, dove gli aggressori diffondevano archivi compressi contenenti presunte strategie d’investimento. Una volta aperti, questi file installavano automaticamente programmi dannosi come DarkMe, GuLoader e Remcos RAT, capaci di sottrarre dati sensibili, monitorare le attività della vittima e garantire un accesso remoto ai sistemi infettati.

Il panorama delle minacce si complica ulteriormente con l’ingresso in scena di attori statali. Gruppi di hacker sponsorizzati da nazioni come Russia e Cina, tra cui i famigerati Sandworm, APT28 e APT40, hanno condotto attacchi mirati sfruttando la stessa vulnerabilità. Gli obiettivi di queste offensive sono stati soprattutto enti strategici, con lo scopo di sottrarre informazioni riservate e instaurare accessi persistenti nei sistemi compromessi. L’impiego di strumenti avanzati e la capacità di muoversi in modo coordinato rendono queste minacce particolarmente difficili da contrastare.

A fronte della gravità della situazione, la risposta di RARLAB, l’azienda sviluppatrice di WinRAR, non si è fatta attendere. Il 24 giugno 2025 è stata rilasciata la versione 7.12 beta 1, che corregge la vulnerabilità e ripristina la sicurezza del software. Tuttavia, l’assenza di un sistema di aggiornamento automatico impone agli utenti di scaricare e installare manualmente la nuova versione. Questo passaggio, spesso trascurato, può lasciare milioni di dispositivi esposti agli attacchi, soprattutto se gli utenti non sono tempestivi nell’aggiornare il programma.

Gli esperti di cybersecurity sottolineano l’importanza di adottare subito la versione aggiornata di WinRAR e di prestare la massima attenzione ai file compressi provenienti da fonti sconosciute. Oltre a questo, è fondamentale mantenere costantemente aggiornati tutti i software presenti sui propri dispositivi e affidarsi a soluzioni di sicurezza affidabili e aggiornate, capaci di individuare e bloccare le minacce più recenti.

Il caso WinRAR mette in luce una verità spesso sottovalutata: anche i programmi più diffusi e apparentemente sicuri possono nascondere insidie pericolose. La vigilanza digitale, la tempestività negli aggiornamento e la consapevolezza dei rischi rappresentano le armi più efficaci per difendersi in un contesto di minacce informatiche in continua evoluzione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti