WMC 2008, guardando al domani

Dopo aver dato dato qualche numero (nel senso di cifre) riguardo al Word Mobile Congress di Barcelona è arrivato il momento di parlare di tendenze e idee.

L’evento, ve ne sarete resi conto, è di quelli con la “e” maiuscola e bastava visitare anche uno solo dei padiglioni per rendersene conto. Gli stand erano veramente tanti e non era facile trovare e seguire un filo che legasse cose assai diverse fra loro.

In effetti di “fili” ce n’era più d’uno, a cominciare dal dualismo LTE-WiMax. Si tratta di gemelli diversi? In attesa di sciogliere il dubbio con fatti evidenti e affidabili registriamo il semplice fatto che le loro caratteristiche sembrano condurli ad un conflitto, in quanto entrambi potenzialmente in grado di garantire parecchia banda in mobilità.

Un altro tema molto rappresentato era la “multimedializzazione” dei cellulari. Questa mutazione si esplica sia nell’hardware sia nel software e porta all’adozione di processori veloci, display ben definiti e player software universali. Un esempio lampante è il chip grafico Nvidia APX 2500, in grado di gestire un segnale video ad alta definizione (720 linee progressive) con ingombri e consumi a prova di portable device. La foto parla chiaro: il grosso display-Golia in alto è pilotato dal dispositivo-Davide in basso.

Il mobile multimedia implica però anche mutamenti in tutta la “filiera” ed infatti al WMC erano molto ben rappresentati i produttori di servizi e software per il multimediale in mobilità, con soluzioni per la compressione e conversione di dati e formati.

La progressiva estensione delle abitudini casalinghe all’uso in mobilità, poi, ha ormai investito anche le community ed i blog. Numerosi erano perciò i cellulari che incorporavano soluzioni di questo tipo e molte le proposte di applicazioni e tecnologie abilitanti in tal senso.

Un altro trend ben distinguibile era lo sviluppo dei componenti ponte fra il mondo del fisso e del mobile. Esempi in tal senso erano le Femtocell: piccole celle GSM-UMTS-HSDPA per ambienti chiusi, in modo da avere un’adeguata copertura nei sotterranei, che potrebbero essere anche le sale hobby così come i tunnel e le metropolitane. Altri bridge sono i modem UMTS, in grado di portare connettività anche dove non arriva il filo e gli access point su rete 3G (si collegano al Web tramite l’ADSL del cliente): si tratta forse di dispositivi anti-WiMax?

Con quest’ultimo cattivo (ma non tanto) pensiero vi saluto e vi rimando al prossimo post.

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