"Facebook è cambiato", ma le bufale sono le stesse

Su Facebook gira un messaggio a catena che invita per la privacy a limitare le notifiche dei "mi piace" ai commenti. Ma è una bufala.
Su Facebook gira un messaggio a catena che invita per la privacy a limitare le notifiche dei "mi piace" ai commenti. Ma è una bufala.

Si sta diffondendo in queste ore un nuovo messaggio copia-incolla sugli status di Facebook che rischia di ingenerare la solita confusione. Nel messaggio, approfittando delle molte novità introdotte nel social network, si paventa un rischio per la privacy e, questa è una novità, addirittura la cattura da parte di Google di tutti i nostri like. Ma ovviamente trattasi della solita, ennesima, bufala.

Il messaggio che si incontra nei feed delle notizie su Facebook in queste ore risponde a tutte le caratteristiche tipiche delle bufale online: molti punti esclamativi, allarmismo, una serie di istruzioni un po’ cervellotiche e l’invito a copiare il messaggio invitando gli amici a fare la stessa cosa. Questo il contenuto (del quale sono già disponibili alcune varianti):

FB è cambiato! Tutti i: commenti, cliccare su “Mi piace” ecc..sono ora disponibili su google! (cioè li leggono tutti) Per favore: Muovete il mouse sopra il mio nome, aspettate di vedere la piccola finestra visualizzata, spostare il mouse su ” aggiornamenti attivata” e deselezionare “Commenti a Mi piace”. Su richiesta farò lo stesso per voi!Così i nostri commenti sui nostri amici e le famiglie non saranno resi pubblici! Grazie!Copiate questo nel vs stato se non volete che ogni vs movimento sia visibile a tutti nel menu a destra! Alla faccia della privacy. GRAZIE

Bufale su Facebook

Il messaggio contiene almeno tre clamorose falsità. La prima, forse la più divertente pensando ai protagonisti, è quella che vorrebbe fare intendere che i nostri like siano diventati indicizzabili su Google. Occorre ricordare infatti che la competizione con Google+ si fonda proprio sul fatto che Facebook non permette a nessuno di entrare nelle azioni dei suoi utenti, avendo l’interesse di monetizzarle in esclusiva o tramite apposite API.

La seconda falsità è la questione della privacy, che non è stata modificata dalle recenti innovazioni grafiche e algoritmiche di Facebook. La questione è nota: un buon lavoro nei settaggi e una particolare attenzione alle applicazioni è la via maestra per evitare brutte sorprese. Ma i like ai commenti, semplicemente, non c’entrano nulla.

La terza è la procedura, davvero astrusa, che l’inventore del messaggio pretende di far eseguire. Depennare “commenti a mi piace” nel menù a tendina che compare in ogni profilo dei nostri amici servirebbe soltanto ad eliminare la possibilità di essere aggiornati sull’eventuale commento ad un contenuto a cui abbiamo espresso il nostro apprezzamento. Una delle notifiche più comuni e generalmente utili del social network.

Insomma, una bufala che sfrutta l’interregno tra il vecchio e il nuovo Facebook e le tante chiacchiere su queste ennesime modifiche. La cosa migliore è tenersi informati ed agire con consapevolezza.

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