Anonymous contro i pedofili nell'Operazione Darknet

L'attacco ai server di Hosting Freedom da parte di Anonymous ha portato all'eliminazione di oltre 40 siti contenenti materiale pedopornografico.
L'attacco ai server di Hosting Freedom da parte di Anonymous ha portato all'eliminazione di oltre 40 siti contenenti materiale pedopornografico.

Anonymous ha sferrato un attacco contro uno dei più grandi server di hosting che ospita contenuti pedopornografici. L’Operazione Darknet ha avuto inizio con la scoperta di un sito denominato Hidden Wiki che ospitava link nascosti a siti di pornografia infantile. In poche ore sono stati eliminati più di 40 siti.

Tutto ha avuto origine il 14 ottobre scorso quando gli hacker del gruppo Anonymous hanno individuato una sezione denominata Hard Candy sul sito Hidden Wiki ospitato sui server di Freedom Hosting. I proprietari si sono rifiutati di rimuovere i contenuti illegali, per cui Anonymous ha disattivato tutti i servizi. Freedom Hosting ha in seguito ripristinato le copie di backup e, a questo punto, gli hacker hanno cancellato tutto il materiale pedopornografico dai server.

Questo il messaggio pubblicato su Pastebin:

I proprietari e gli operatori di Hosting Freedom sostengono apertamente la pornografia infantile, permettendo ai pedofili di visualizzare bambini innocenti, mettendoli a rischio di rapimenti, molestie, stupri e morte. (…) Noi continueremo a mandare in crash questo hosting e qualsiasi altro server che contenga, promuova o sostenga la pornografia infantile.

Anonymous non solo ha cancellato oltre 100 GB di video e immagini, ma ha anche pubblicato i nomi di 1.589 pedofili che frequentano Lolita City, uno dei maggiori siti di pornografia infantile, invitando le autorità di polizia a investigare su queste persone.

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