Ottobre 2012, 3 giorni per cambiare tutto

23 ottobre, Apple; 26 ottobre, Microsoft; 29 ottobre, Google. I tre grandi gruppi sono pronti a ridefinire il mercato con un passaggio epocale.
23 ottobre, Apple; 26 ottobre, Microsoft; 29 ottobre, Google. I tre grandi gruppi sono pronti a ridefinire il mercato con un passaggio epocale.

23 ottobre, 26 ottobre e 29 ottobre. Bisogna annotarsi queste tre date perché segneranno per molti versi l’inizio di una nuova era sotto molti punti di vista. Col senno del poi, infatti, guarderemo probabilmente gli ultimi anni come la parentesi dell’iPad e dell’iPhone, anni che hanno ridefinito il modo di pensare il mondo degli smartphone e dei tablet con un baricentro però spostato in modo radicale sulla mela di Cupertino. Quella che va ad iniziare ora è invece una nuova era, soprattutto per il mondo dei tablet, in cui non sarà soltanto Apple a dettare le regole del gioco, ma in cui saranno in molti a concorrere: Google, con la forza di Android, e Microsoft, che torna in gioco dopo una lunga assenza.

Martedì 23 ottobre, Venerdì 26 ottobre e Lunedì 29 ottobre: prima Apple, poi Microsoft, infine Google. Apple apre la serie come a rivendicare la propria priorità sul settore, Microsoft insegue come a rivendicare il proprio impero e Google chiude come a rivendicare la posizione acquisita in anni di rivoluzione androide. Ognuna avrà argomenti buoni da portare sul mercato e quando tre gruppi di questo calibro investono nel medesimo comparto significa che sta per scatenarsi una energia senza pari che, questa volta sì, darà realmente il via all’era del post-PC. Non si tratta più, infatti, della sola crescita dell’iPad e del coinvolgimento di qualche milione di utenti: si tratta ora di vedere sul mercato offerte differenti, format differenti, idee diversificate e forte concorrenzialità.

23, 26 e 29 ottobre

23, 26 e 29 ottobre

23 ottobre, Apple

Apple è quella che ha meno urgenza di cambiare la situazione poiché in ambito tablet esce da un dominio assoluto determinato dal successo dell’iPad. Se la data sarà importante a Cupertino è perché, nell’imminenza dello tsunami rivale, il gruppo di Tim Cook si trova nella necessità di parare i colpi ed anticipare le mosse provenienti da Redmond e Mountain View. Ecco quindi la novità preannunciata, l’iPad Mini: sarà un device a basso costo, in grado di posizionarsi in formazione entry-level attorno a quota 300 dollari, e tale da inserire anche Apple nella corsa ai 7 pollici. Steve Jobs aveva sempre rigettato questo formato, ma ai tempi il quadro concorrenziale era del tutto differente. Tim Cook si trova oggi a dover fare quello che lo stesso Jobs ha intimato: ragionare di propria sponte senza mai pensare “cosa avrebbe fatto Steve Jobs”. Così sia.

Il 23 ottobre è il giorno dell’iPad Mini e del nuovo accento sugli iBook, ma in aggiunta arriveranno anche un nuovo Mac Mini e probabilmente un nuovo MacBook Pro da 13 pollici. L’accento sarà tutto sull’iPad Mini e sulla lettura in prospettiva di quanto verrà annunciato. Appena si chiuderà la keynote di Tim Cook, infatti, il riflettore si sposterà a Redmond, ove nel frattempo avviene il più importante dei countdown.

26 ottobre, Microsoft

Una nuova era per tutti, ma soprattutto per Microsoft: il 26 ottobre è il giorno di Windows 8 e di Surface, il giorno che ridefinirà un’intera azienda per sempre. Si chiude definitivamente l’epoca della Microsoft che ha dominato e guidato il mercato per anni, mentre se ne apre una nuova piena di punti interrogativi affogati in un mare di ambizioni.

La nuova era è anzitutto quella di Windows 8, la lente attraverso cui tutto il resto dell’offerta sarà riletto e riprogettato. Ma sarà probabilmente Surface a segnare la prima vera virata verso la nuova stagione: il dispositivo sarà infatti prodotto direttamente dalla Microsoft, sulla base di un progetto Microsoft e pensata per rilanciare il gruppo in una posizione di anti-Apple per eccellenza. Surface significa spostare l’accento sull’hardware ed accettare la sfida: accantonata l’era PC-centrica, è il momento di scommettere sul mobile e di trovare una nuova accezione ibrida su cui portare il sistema operativo.

Surface nasce per proporsi come qualcosa di nuovo, qualcosa che l’utente possa accettare tanto come successore del PC, quanto come alternativa al tablet. Qualcosa di più completo e variegato, un concetto più facile da assimilare per chi non intende abbandonare del tutto il personal computer pur cedendo alle lusinghe della mobilità. Surface è il gradino su cui Microsoft scivolerà intenzionalmente per buttarsi nella nuova dimensione. Le prime ore hanno fatto registrare il sold-out al botteghino, il che regala speranze e porta il vento sulle vele di Windows 8.

A partire da venerdì 26 ottobre milioni di persone in tutto il mondo aggiorneranno il proprio sistema operativo passando alla nuova realtà, acquisteranno tablet di produttori vari per toccare con mano le Live Tile e per scorrere sulla nuova start screen. Milioni di persone impareranno l’importanza degli angoli e dei bordi sulla nuova interfaccia e nella loro mente verrà ridefinito il concetto di “Windows”. Per Microsoft è un passaggio epocale e lo sarà di conseguenza per l’intero settore. Tutti i concorrenti, infatti, non potranno ignorare quanto va accadendo e dovranno reagire di conseguenza. A partire da Google, il gruppo che più di ogni altro potrebbe avvertire con immediatezza l’ostacolo sul proprio percorso.

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29 ottobre, Google

Nel giorno in cui Microsoft porterà sul mercato anche il nuovo Windows Phone 8, Google attaccherà il settore tablet su due fronti: un colpo ai 7 pollici ed un colpo ai 10 pollici, con quest’ultimo obiettivo a raccogliere il focus maggiore per l’occasione.

In ambito sette pollici Google annuncerà soltanto una sorta di rettifica, dando vita ad un Nexus 7 da 32 GB con cui aumentare il potenziale del proprio tablet in miniatura. In ambito 10 pollici invece sarà il giorno del progetto “Manta” che Google da generato a partire dalla collaborazione con Samsung. Esatto, Google e Samsung: i due principali rivali Apple in sede legale sono pronti a calare sul mercato una nuova offensiva con cui sfidare l’iPad per proporre definitivamente Android come l’alternativa nei fatti ad iOS.

Per l’occasione Android passerà alla versione 4.2, quella deputata ad attaccare il limite oltre cui fino ad oggi il sistema operativo non era andato: i successi in ambito smartphone (ove è in arrivo peraltro anche il Nexus 4 prodotto con LG) non hanno infatti trovato piena corrispondenza anche in ambito tablet, ove la presenza dell’iPad era troppo ingombrante per poter lasciare ossigeno a chi cercava il ribaltone. Ora però l’accerchiamento Google/Microsoft è destinato a dare una spallata forte con cui Apple tenterà di difendersi con un nuovo iPad con connettore Lighting (semplice rivisitazione alla luce del nuovo connettore dell’iPhone 5) e con il citato iPad Mini che abbassa prezzi e margini pur di elevare una barriera difensiva.

23, 26 e 29 ottobre

23, 26 e 29 ottobre: bisogna segnarsi queste date poiché, pur senza passare alla storia (se non in quella della Microsoft), ridefiniranno il mondo del computing. Nel giro di una settimana tutti i grandi metteranno in campo tutto quel che hanno pensato e sviluppato, cercando di conquistare la corsa al regalo di Natale prima e la corsa alle quote di mercato poi.

Da questa settimana si uscirà con nuove certezze e tante, tantissime, novità. E sarà una settimana da interpretare col senno del poi, per capire chi meglio degli altri avrà focalizzato la direzione in cui va il futuro. iOS, Windows 8 o Android. Apple, Microsoft o Google. 23, 26 e 29 ottobre.

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