Apple Music assorbe iTunes Radio

iTunes Radio è stata assorbita da Apple Music: le stazioni saranno disponibili solo agli abbonati, mentre Beats 1 è l'unica stazione in ascolto gratuito.
iTunes Radio è stata assorbita da Apple Music: le stazioni saranno disponibili solo agli abbonati, mentre Beats 1 è l'unica stazione in ascolto gratuito.

È giunto il momento dell’epilogo per iTunes Radio, il primo esperimento di streaming musicale di Cupertino, lanciato in alcune nazioni mondiali nel corso del 2013. Da oggi la piattaforma è stata completamente inglobata in Apple Music e, come già anticipato, le stazioni saranno disponibili unicamente per gli abbonati. Solo Beats 1 rimane in libera fruizione, accedendo al servizio tramite il proprio Apple ID.

Disponibile solo negli Stati Uniti e in Australia, iTunes Radio è stato il primo passo compiuto da Apple nella direzione dello streaming musicale. Lanciato nel 2013 in occasione della presentazione di iOS 7, la piattaforma presentava delle stazioni in libero ascolto, delle playlist suddivise per genere, artista, umore e quant’altro. Il tutto gratuitamente, grazie a un modello di fruizione tramite advertising. Con l’arrivo di Apple Music, l’ambiente digitale per la musica in streaming targata mela morsicata, i servizi di iTunes Radio si sono fatti forse superflui, fatta ovviamente eccezione per il prezzo. Apple Music, infatti, prevede un abbonamento mensile di poco più di 9 euro, 14 se si sottoscrive la promozione per famiglie con un massimo di 6 account contemporanei.

Apple Music, già a quota 10 milioni di abbonati a poco più di sei mesi dal lancio, già presentava alcune stazioni radiofoniche, tra cui la tanto acclamata Beats 1, l’unica in diretta e con speaker 24 ore su 24. E sarà proprio solo Beats 1 a poter essere ascoltata gratuitamente: le vecchie playlist di iTunes Radio, essendo state epurate dalle pubblicità, saranno rese accessibili unicamente agli utenti paganti.

Da questa mattina, gli utenti che cercano di accedere a iTunes Radio tramite iTunes si vedono bloccati da un popup, con cui Apple informa della transizione e offre la possibilità di “salire sulla nostra lunghezza d’onda”. La società di Cupertino, tuttavia, aveva già inoltrato a tutti gli utenti interessanti una mail d’avviso a inizio gennaio, per informarli a tempo debito della futura cessazione del servizio.

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