Locale e personalizzato: è il nuovo Yahoo

Mentre si affacciano sulla scena nuovi contendenti di Google come A9 e Clusty, il principale rivale sforna una novità al giorno: nuova home page, lancio della versione locale, potenziamento di MyYahoo!, ricerche personalizzate.
Mentre si affacciano sulla scena nuovi contendenti di Google come A9 e Clusty, il principale rivale sforna una novità al giorno: nuova home page, lancio della versione locale, potenziamento di MyYahoo!, ricerche personalizzate.

Il mondo dei motori di ricerca è in continuo fermento. La presenza di
un dominatore come Google non sembra aver sopito la spinta all’innovazione.
È un fatto positivo, a prescindere dal fatto che nuovi e vecchi protagonisti
di questo florido settore riescano o meno a scalfire la posizione del re dei motori.

Nel panorama dei contendenti, le ultime settimane hanno visto l’esordio ufficiale
di A9,
il motore made in Amazon, e di Clusty,
il servizio di Vivisimo che intende riproporre sotto una nuova veste il
vecchio concetto del meta-motore. In entrambi i casi le novità riguardano
essenzialmente l’interfaccia dell’attività di ricerca, il modo in cui è
possibile organizzare i risultati, la presenza di servizi aggiuntivi, ma non la
tecnologia di ricerca: A9 usa Google come base per le ricerche sul web e siti
come Amazon (ovviamente!) o IMDB per quelle specialistiche; Clusty, in quanto
meta-motore, si appoggia interamente ad una serie di siti esterni. Dopo lo sviluppo
da parte di Yahoo della sua tecnologia proprietaria, l’unica novità di
rilievo su questo fronte dovrebbe venire da Microsoft. Nei giorni scorsi
è stata presentata la seconda technology preview del motore
con cui a Redmond intendono lanciare la sfida definitiva a Google: un nuovo algoritmo,
nuove funzionalità e un indice notevolmente più ampio della prima
versione le novità evidenziate.

E Yahoo? A Sunnyvale fervono i lavori e gli ultimi giorni sono stati
densi di annunci e lanci di nuove iniziative. Una nuova home page, il rilascio
della versione per ricerche su base locale per presidiare questo ambito
tanto promettente, per iniziare, ma soprattutto il potenziamento di molti servizi.

Oltre a un remake estetico, MyYahoo! ha intanto migliorato la gestione
del layout e dell’interfaccia grazie a tecnologie di scripting avanzate: personalizzare
la pagina e i diversi blocchi di contenuto che la compongono è ora più
semplice che mai, davvero questione di pochi click. E i contenuti? Qui Yahoo ha
puntato decisamente sulla tecnologia più interessante degli ultimi mesi:
RSS
. Nel vecchio MyYahoo! la selezione dei fornitori di notizie era ristretta
a quelli associati al portale. L’esplosione di RSS ha però moltiplicato
enormemente l’offerta, con un numero sempre maggiore di siti che diffondono i
propri contenuti anche con i feed. Perché alzare barriere? Molto meglio
dare all’utente la libertà di scegliere. Presente già da tempo come
servizio sperimentale, la possibilità di aggiungere al proprio spazio personale
su Yahoo le news provenienti da siti esterni o weblog è ora diventata una
funzionalità di base, perfettamente integrata sia con il motore di ricerca,
sia con altri servizi come Yahoo! News. Effettuando una ricerca tra le notizie,
ad esempio, è possibile creare un feed basato sulla chiave di ricerca utilizzata,
feed che viene automaticamente aggiornato non appena compaiono nuove news che
contengono quella chiave. Voglio essere costantemente informato sulla sfida Bush-Kerry?
Faccio una ricerca, aggiungo il feed a MyYahoo! ed ho creato un filtro personalizzato
che mi dà tutte gli aggiornamenti sull’argomento che mi interessa, senza
dover effettuare una nuova ricerca.

Non è una rivoluzione. Una funzionalità simile è offerta
da tempo da motori di ricerca basati sui feed RSS, come Feedster.
E molte altre delle recenti innovazioni di Yahoo sono ispirate ai tanti servizi
di nicchia spuntati negli ultimi mesi e spesso cresciuti sotto la spinta dei blog.
Prendiamo MyYahoo! Search. Cosa fa di
interessante il servizio sperimentale di ricerche personalizzate inaugurato pochi
giorni fa? In fondo ai singoli risultati, compare una serie di link, corrispondente
ad una serie di opzioni. Posso per esempio salvare un risultato in un archivio
speciale, chiamato MyWeb (una sorta di bookmark ma online), che tiene traccia
anche della chiave di ricerca che ho usato per ottenerlo. Posso anche annotare
quel particolare link con un commento, assegnarlo ad una certa categoria, inviarlo
per e-mail, condividerlo con un feed RSS. Tutte cose che è possibile già
fare con servizi come Furl
che per primi hanno proposto l’idea della condivisione dei link, del cosiddetto
social bookmarking. Non è un caso che proprio Furl sia stata acquisita
recentemente da un altro nome importante tra i fornitori di servizi di ricerca,
Looksmart.

E allora? Yahoo copia? No. Yahoo si sta mostrando attenta ai fermenti che nascono
ai margini della rete dei colossi. E se una buona idea può raggiungere
più persone grazie a Yahoo è un bene per tutti. Poi vince chi è
più bravo.

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