Potenziale class action contro l'iPhone

Una nuova potenziale class action viene aperta contro Apple: le comunicazioni relative alle batterie dell'iPhone non avrebbero dato in pasto agli utenti alcune informazioni essenziali. La formalizzazione della denuncia è però sgangherata
Una nuova potenziale class action viene aperta contro Apple: le comunicazioni relative alle batterie dell'iPhone non avrebbero dato in pasto agli utenti alcune informazioni essenziali. La formalizzazione della denuncia è però sgangherata

Per l’iPhone saranno ancora una volta le batterie il problema principale. Sebbene il caso potrebbe essere straciato prima di assumere connotati realmente pericolosi, il telefono risulta essere al centro di una nuova denuncia composta e firmata da tale Jose Trujillo. La causa dell’iniziativa legale sarebbe nella mancata comunicazione Apple relativamente alla policy adottata con le batterie dell’iPhone.

La situazione in cui matura la denuncia è quella della ressa dei primi giorni dell’iPhone. In molti hanno acquistato il prodotto sulla fiducia, senza andare ad analizzare le specifiche riportate da Apple e senza potersi far forza sul resoconto di altri acquirenti. Così, quando con giorni di ritardo è emerso come le batterie dell’iPhone non solo non sono sostituibili, ma hanno anche un ciclo di vita relativamente breve, parte dell’utenza si è sentita defraudata e qualcuno ha pensato di trasformare il tutto in azione legale.

Gizmodo riporta le 20 pagine che compongono le carte dell’accusa. Il testo assomma tutta una serie di imprecisioni, in primis relativamente a quanto Apple aveva comunicato circa le batterie del proprio telefono (la più evidente: la denuncia indica in 300 ricariche la durata delle batterie, mentre Apple aveva comunicato una garanzia dell’80% della capacità dopo 400 ricariche). Le discrepanze sono tante e tali per cui la posizione dell’accusa potrebbe essere stralciata a priori, senza che il caso possa trovare ossigeno per deflagrare.

Per Apple il problema principale rimane dunque al momento la segnalazione della Foundation for Taxpayer and Consumer Rights, il gruppo che già in passato ha messo nei guai il gruppo a causa delle batterie dell’iPod. Scriveva l’accusa: «nè Apple, nè AT&T hanno fornito alcuna informazione relativamente alla policy rispettata per il cambio di batteria. Possiamo solo assumere che Apple e/o AT&T intendano provvedere alla sostituzione della batteria senza costi». Passavano pochi giorni ed Apple spiegava a chiare lettere tutto quanto necessario sulle batterie. Se l’accusa di Jose Trujillo potrebbe non essere sgangherata nel merito, la sua formalizzazione sembra però essere destinata al fallimento della propria personale iniziativa.

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