iPhone: quel che occorre sapere sulle batterie

Una lettera inviata ad Apple chiede chiarimenti sulla politica di cambio delle batterie. Apple risponde: dureranno un anno, dopodichè andranno cambiate inviando il telefono a Cupertino e pagando per la batteria nuova 85 dollari circa
Una lettera inviata ad Apple chiede chiarimenti sulla politica di cambio delle batterie. Apple risponde: dureranno un anno, dopodichè andranno cambiate inviando il telefono a Cupertino e pagando per la batteria nuova 85 dollari circa

L’ultima notizia che Apple diramò prima della distribuzione dell’iPhone fu relativa alla tenuta delle batterie: la durata delle stesse, infatti, sarebbe stata ottimizzata con gli ultimi firmware rilasciati ed il riscontro avuto avrebbe notevolmente migliorato l’efficacia delle ricariche ed il consumi del dispositivo. Quel che Apple non ha detto, però, è che anche le batterie sono destinate ad avere uno costo quantificabile tra gli 85 ed i 100 dollari annui.

La comunicazione giunge dal sito ufficiale dell’iPhone: le batterie non possono essere infatti sostituite con un intervento privato e vanno mandate al centro assistenza perchè i tecnici vi mettano mano direttamente con intervento specializzato di sostituzione. Nel caso in cui le batterie perdano oltre il 50% del loro potenziale entro la durata della garanzia, la batteria sarà sostituita gratuitamente. In caso contrario si andrà incontro a costi ben esplicitati (per non incorrere in problemi legali come già successo in passato con le batterie degli iPod).

Il calcolo matura attraverso alcuni semplici parametri. Innanzitutto il consumo medio ufficiale del telefono lascia ipotizzare il fatto che un utente che fa uso normale del dispositivo si ritroverà a ricaricare il telefono con una cadenza approssimativamente quotidiana. Il numero delle ricariche che ogni batteria dovrebbe sopportare è circa tra le 300 e le 400. A grandi linee, insomma, ogni batteria durerà all’incirca un anno, esattamente il tempo di durata della garanzia (la quale può essere prolungata di un ulteriore anno al costo di 69 dollari). Il ciclo di vita della batteria porterà dunque il telefono ad un decadimento delle prestazioni che sarà presumibilmente minimale nel periodo della garanzia e più corposo in seguito (costringendo forzatamente l’utente ad un qualche intervento al fine di poter continuare ad utilizzare il dispositivo). Gran parte del discorso dipenderà ora dal ciclo di durata delle batterie, che potrà essere valutato solo con il passare dei mesi.

Nel caso in cui le batterie decadano di più del 50% entro la scadenza della garanzia l’utente dovrà spedirlo all’assistenza con una spesa prevista di 6.95 dollari. La sostituzione sarà gratuita. Nel caso in cui la garanzia sia già scaduta, invece, la sostituzione determina un aggravio di spesa pari a 79 dollari (in tutto, dunque, 85.95 dollari). L’intervento richiede in media 3 giorni lavorativi, più i tempi di invio e ricezione: chi vorrà avere un iPhone sostitutivo per il periodo dell’intervento potrà accedere al “muletto” ad un costo di 23 dollari, il che porta il costo della sostituzione a quota 109 dollari in tutto (cifra che va sommata a quanto già necessario per acquistare il telefono e per mantenerne l’abbonamento biennale obbligatorio). Gli iPhone mandati in assistenza, inoltre, perderanno ogni singolo dato salvato: gli utenti, pertanto, dovranno premunirsi di depositare tutti i propri dati sul proprio computer tramite la sincronizzazione permessa da iTunes, così da poter poi ripristinare l’iPhone al suo ritorno dall’intervento tecnico.

Se l’abbonamento è biennale e la durata delle batterie annuale (idem per la garanzia), almeno una sostituzione è un passaggio in qualche modo obbligato. La cosa, però, non avrebbe avuto sufficiente pubblicità ed ora un gruppo di difesa dei consumatori ha mosso il primo passo formale per costringere Apple a comunicare agli acquirenti l’ulteriore costo a cui andranno presumibilmente incontro.

Foundation for Taxpayer and Consumer Rights

L’azione è formalizzata in una lettera di Harvey Rosenfield, fondatore della Foundation for Taxpayer and Consumer Rights, ovvero lo stesso gruppo che ha fatto scattare la scintilla per la class action contro le batterie degli iPod nel 2006. Scrive Rosenfield direttamente a Steve Jobs (pdf): «[…] un utente che ricarica l’iPhone ogni notte, così come la maggior parte degli utenti fa con i telefonini, potrebbe trovarsi ad aver bisogno di un cambio di batteria dopo 10 mesi. Abbiamo attentamente esaminato tutte le informazioni sull’iPhone disponibili online sui vostri siti web. […] Nè Apple, nè AT&T hanno fornito alcuna informazione relativamente alla policy rispettata per il cambio di batteria. Possiamo solo assumere che Apple e/o AT&T intendano provvedere alla sostituzione della batteria senza costi». Passano poche ore e l’informativa Apple è online a disposizione ed uso dell’utenza acquirente o interessata all’acquisto.

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