Hakia, il motore di ricerca semantico

E' ancora in fase di sviluppo ma sembra essere il progetto più interessante al momento nel campo della ricerca semantica: Hakia è in grado di comprendere le pagine che indicizza ed il motore si propone dunque per la nuova generazione dei motori di ricerca
E' ancora in fase di sviluppo ma sembra essere il progetto più interessante al momento nel campo della ricerca semantica: Hakia è in grado di comprendere le pagine che indicizza ed il motore si propone dunque per la nuova generazione dei motori di ricerca

Se il prossimo passo del mondo delle ricerche in rete è la ricerca semantica, allora Hakia è la compagnia al momento più quotata del settore: in piedi da almeno 36 mesi, è dotata di finanziamenti che raggiungono i 16 milioni di dollari, tutti provenienti da fonti istituzionali e non da venture capitalist come accade solitamente. In tutto si sono trattati di 3 anni di sviluppo serviti unicamente a creare la conoscenza di base e lo sviluppo primordiale per il sistema e non il sistema stesso.

Il problema fondamentale con le ricerche basate sulle parole chiave, secondo il modello tipico dei motori di ricerca odierni, è che il sistema non comprende la parola o la stringa cercata ma semplicemente ricerca quella precisa sequenza di caratteri nelle pagine indicizzate e ordina i risultati secondo suoi criteri di importanza. Accade così che al crescere della specializzazione o della raffinatezza della ricerca il motore perda in efficienza perchè meno capace di ordinare i risultati per l’importanza che effettivamente rivestono.

Al contrario la tecnologia a cui punta Hakia, comprendendo il significato dei contenuti di una pagina web, potrebbe valutare in modo più accurato la rilevanza o meno dei risultati. Inoltre con un sistema di classificazione dei risultati di tipo semantico una nuova pagina potrebbe saltare subito in cima a tutti i risultati se dovesse essere più rilevante, senza dover necessitare di un cospicuo numero di link da ottenere nel tempo.

Il chief architect di Hakia, Kartal Guner, ha paragonato le ricerche della coda lunga alla parte nascosta di un iceberg la cui superficie è invece costituita dalle ricerche più comuni. Le ricerche di nicchia sarebbero dunque non solo molte di più di quelle popolari, ma anche le più difficili da soddisfare, proprio per il loro carattere preciso, peculiare e complesso. Ad un simile settore si rivolge quindi il suo software, per cercare di fornire risposte migliore e più accurate a domande più complesse.

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