Google produrrà energia rinnovabile

L'azienda di Mountain View annuncia che da oggi il 10% delle sue attività saranno rivolte alla ricerca di fonti d'energia rinnovabile che siano più economiche di quelle attuali inquinanti. Obiettivo minimo la produzione di energia per 1 Gigawatt
L'azienda di Mountain View annuncia che da oggi il 10% delle sue attività saranno rivolte alla ricerca di fonti d'energia rinnovabile che siano più economiche di quelle attuali inquinanti. Obiettivo minimo la produzione di energia per 1 Gigawatt

Che Google avesse il pallino dell’ecologia lo si sapeva da tempo, ma ora Larry Page e Sergey Brin lo vogliono tramutare in business, o quantomeno in un’attività non in perdita, investendo diverse centinaia di milioni di dollari nella ricerca (secondo il calcolo relativo proposto da Stefano Quintarelli, comunque solo qualcosa come lo 0.56% del fatturato per il momento).

Il progetto si chiama RE<C, che sta per Renewable Energy Cheaper Than Coal, e come dice il nome stesso è mirato a trovare e sviluppare una fonte d’energia o un modo di sfruttare le energie sostenibili che già si conoscono (come la solare e l’eolica) che la renda più economica e conveniente di quella inquinante derivata dalle centrali al carbone. L’annuncio l’hanno fatto gli stessi fondatori di Google in un’apposita conferenza stampa, a testimonianza di quanto seriamente abbiano preso l’impegno.

Il primo problema sarà l’alimentazione dei grandi data center dell’azienda in maniera assolutamente ecologica e senza rimetterci, anzi guadagnandoci, dopodichè si penserà a cercare di esportare la tecnologia o il modello di applicazione che si è dimostrato redditizio per loro alle aziende che lo vorranno adottare. C’è dunque l’obiettivo anche di far diventare l’attività, nel lungo termine, una fonte di guadagno, ma ci tengono a precisare dalla compagnia che la priorità è prima di tutto trovare un sistema più economico del carbone.

Un simile impegno comunque non influirà sul core business di Google che rimane sempre la ricerca e l’advertising: se il 70% delle energie vengono profuse nel settore search e il 20% nello sviluppo di applicazioni per il web, la ricerca energetica avrà il restante 10% delle risorse, il che significa che saranno assunti inizialmente almeno una trentina di ingegneri ed esperti d’energia.

Nelle parole di Sergey Brin: «non vogliamo arrivare ad avere la proprietà di ogni parte delle future invenzioni in materia, quello che ci interessa è che il problema sia risolto». Il problema da affrontare, in un’accezione più generale, è quello del riscaldamento del pianeta, di cui grande responsabile è nell’uso del carbone come fonte d’energia.

Google.org, la parte filantropica della società ha dichiarato che l’obiettivo della parte di ricerca sull’energia rinnovabile è riuscire a produrre almeno un gigawatt di energia, quantitativo necessario all’alimentazione di una città come San Francisco.

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