Toshiba con IBM per lo sviluppo di nuovi chip

Toshiba si unisce all'alleanza guidata da IBM per la ricerca e lo sviluppo di nuovi chip con tecnologia a 32 nanometri. Il patto biennale consentirà tempi brevi e un minore impegno economico. Si appiana, nel contempo, la contesa legale con TPL Group
Toshiba si unisce all'alleanza guidata da IBM per la ricerca e lo sviluppo di nuovi chip con tecnologia a 32 nanometri. Il patto biennale consentirà tempi brevi e un minore impegno economico. Si appiana, nel contempo, la contesa legale con TPL Group

Il produttore di computer Toshiba ha da poco annunciato l’intenzione di estendere la propria collaborazione con IBM e AMD, per lo sviluppo di nuovi chip con tecnologia a 32 nanometri. La multinazionale giapponese aveva già avviato alcune forme di collaborazione alla ricerca dei nuovi processori nel 2005, ma sarebbe ora intenzionata ad aumentare sensibilmente il proprio contributo. Oltre a IBM e AMD, Toshiba lavorerà al fianco degli altri quattro membri dell’alleanza per lo sviluppo dei nuovi chip a 32nm: Samsung, Chartered Semiconductor Manufacturing, Infineon Technologies e Freescale Semiconductor.

Il lavoro di ricerca e sviluppo per i nuovi chip dell’alleanza procede a tappe forzate per contrastare Intel, pronta a produrre l’innovativo processore Penryn con tecnologia a 45 nanometri, che dovrebbe essere presentato in gennaio al MacWorld 2008. Secondo alcuni analisti, per il completo sviluppo del nuovo chip a 32nm occorreranno ancora un paio di anni. Le scelte commerciali di Intel, che con Penryn pare non essere intenzionata a perdere tempo prezioso, hanno accelerato la corsa verso le nuove architetture a 32nm. Sviluppare un nuovo chip è un’operazione estremamente costosa e richiede molto tempo. Nonostante i prezzi dei microprocessori siano costantemente diminuiti, in proporzione alla capacità di calcolo, i costi per la ricerca e l’implementazione dei nuovi chip è rimasta pressoché invariata.

La scelta di Toshiba e delle altre sei società di unire i propri sforzi organizzativi, e naturalmente economici, per la ricerca dei nuovi chip a 32nm si potrebbe quindi rivelare vincente. Dividere le spese e i gruppi di ricerca dovrebbe consentire ai partecipanti di ottenere risultati soddisfacenti con un impegno economico sostenibile. L’accordo stipulato tra le sette società comprende tutti gli aspetti produttivi del chip a 32nm, dallo sviluppo del progetto alla creazione materiale dei componenti. Il patto, di durata biennale, scadrà nei primi mesi del 2010.

Buona notizie giungono, intanto, dal fronte legale per Toshiba. Dopo un acceso confronto, la multinazionale giapponese ha stipulato un accordo con TPL Group e Patriot Scientific Corp. che aveva accusato Toshiba di aver violato alcuni brevetti. La società giapponese potrà utilizzare le tecnologie del Moore Microprocessor Patent Portfolio riconoscendo i diritti a TPL Group e Patriot Scientific Corp. Al momento, le parti in causa non hanno rilasciato ulteriori dettagli sull’accordo che ha decretato la fine della disputa legale.

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