Per aiutare il GPS arriva il WiFi

E' partita la sperimentazione di un sistema di posizionamento che sfrutti la presenza di molte reti WiFi in aree densamente popolate, dove il GPS è più fallace. Il sistema sfrutta la rilevazione di almeno tre reti WiFi per derivare la propria posizione
E' partita la sperimentazione di un sistema di posizionamento che sfrutti la presenza di molte reti WiFi in aree densamente popolate, dove il GPS è più fallace. Il sistema sfrutta la rilevazione di almeno tre reti WiFi per derivare la propria posizione

Nonostante il Global Positioning System (GPS) sia una tecnologia decisamente di successo e funzionante ha un problema noto: ovvero quello di arrancare ed essere troppo poco preciso in aree urbane molto dense. Sono allo studio dei modi per ovviare a tale problema e uno dei possibili rimedi sembra potrebbe coinvolgere il WiFi.

A sperimentare la direzione delle reti senza fili come possibile alternativa per il posizionamento di un device su una mappa sono due enti differenti allo stesso tempo: l’Istituto Fraunhofer per i Circuiti Integrati in Germania e Skyhook Wireless. L’idea sembra talmente buona che Apple ha aderito al progetto Skyhook inserendo la loro tecnologia nelle update del software dell’iPhone e dell’iPod Touch, e i primi responsi degli utilizzatori sono molto positivi.

Alla base degli studi dei due enti sta il fatto che la presenza sempre più diffusa di reti WiFi cittadine può dare coordinate fisse agli strumenti i quali, misurando la distanza da simili reti, possono trovare la propria posizione. Logisticamente ciò vale a dire che un eventuale provider deve periodicamente tenere aggiornato un proprio database di reti WiFi localizzate per sapere quali siano attive quali no in una certa area.

L’apparecchio in questione non dovrebbe connettersi alle reti ma semplicemente rilevarne la presenza e la distanza esistente tra sè e almeno tre router (per poter fare la triangolazione utile ad ottenere la posizione di un punto nello spazio), cosa che significa che il sistema non può essere valido ovunque ma solo, appunto, nelle aree densamente popolate dove il GPS arranca. Dunque non si parla di sostituzione del sistema ora in voga ma di affiancamento con un’altra tecnologia complementare.

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