Class action contro un Blu Ray Samsung

Dal Connecticut è partita contro la Samsung una causa che ha ambizioni da class action. Tutto ruota intorno alla mancata compatibilità del lettore BD-P1200 con molti titoli Blu Ray e al rifiuto della compagnia di fornire upgrade del firmware
Dal Connecticut è partita contro la Samsung una causa che ha ambizioni da class action. Tutto ruota intorno alla mancata compatibilità del lettore BD-P1200 con molti titoli Blu Ray e al rifiuto della compagnia di fornire upgrade del firmware

Il Blu Ray starà anche vincendo la battaglia con il formato rivale, ma deve fare attenzione a non perdere la stima dei consumatori. Purtroppo alcune mosse fatte recentemente e alcuni problemi (tra cui il malfunzionamento dei player) potrebbero creare sfiducia.

A puntare il riflettore sulla situazione è un uomo del Connecticut, Bob McGovern, che ha citato la Samsung per avergli venduto un player Blu Ray che ritiene “difettoso”, il Samsung BD-P1200. L’oggetto non ha una buona reputazione già di suo in quanto ad affidabilità, la rete è piena di commenti infuriati e lamentele di chi l’ha acquistato, ma fino ad ora nessuno era passato ai fatti. La causa infatti mira a diventare una class action e riunire quanti più consumatori danneggiati sia possibile.

I problemi principali sono le compatibilità con molti titoli e soprattutto la già registrata mancanza di update per il firmware che l’azienda avrebbe esplicitamente dichiarato di non voler fornire. Sembra che l’origine di tutto sia stata la fretta di arrivare sul mercato per non dare troppo vantaggio ai lettori HD DVD che all’epoca, Aprile 2006, già erano da tempo sugli scaffali dei negozi.

La causa sembra mettere la lente di ingrandimento sulle specifiche dei lettori Blu Ray e sul cosiddetto profilo 1.0, ovvero il set di capacità, funzionalità e potenzialità con cui sono stati equipaggiati di serie i primi lettori e che di colpo cominciano a non andare bene. Le specifiche in questione prevedevano che archiviazione locale, connettività alla rete, seconda uscita audio e video non fossero requisiti essenziali, tuttavia adesso molti dischi li pretendono.

In linea teorica quando sono richieste le cosiddette specifiche 2.0 la cosa andrebbe indicata con un bollino “BD Live” sul disco, ma esistono alcuni dischi che richiedono solo alcune delle caratteristiche sopraelencate (come una memoria di 256 MB), che sono stati denominati a profilo 1.1 e che non hanno alcuna indicazione. Il punto allora è che non c’è modo di fare un upgrade dalle specifiche 1.0 (a meno che il lettore in questione non sia una Playstation 3) e chi ha comprato un lettore Blu Ray all’inizio della loro commercializzazione non ha scelta se non quella di comprarne un altro. Un problema non da poco.

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