Opera Mobile torna al primo amore con Google

Il browser numero uno nel settore dei cellulari, Opera, smetterà di avere Yahoo come partner per la ricerca dopo una collaborazione di un anno e torna ad usufruire di Google come per la versione da desktop. Il cambio improvviso va legato a Microsoft
Il browser numero uno nel settore dei cellulari, Opera, smetterà di avere Yahoo come partner per la ricerca dopo una collaborazione di un anno e torna ad usufruire di Google come per la versione da desktop. Il cambio improvviso va legato a Microsoft

Non capita spesso che una software house come quella di Opera torni sui suoi passi nell’arco di un solo anno, eppure era Gennaio del 2007 quando annunciarono che il loro browser per telefoni cellulari avrebbe smesso di avere Google come hompage di ricerca default e avrebbe cominciato una collaborazione con i rivali di Yahoo, ora invece arriva notizia di un movimento contrario. Opera Mobile torna a Google e le motivazioni non è dato ancora saperle, le si possono solo supporre.

L’offerta per il mobile di Yahoo in termini di ricerca e advertising è molto ricca, ed era proprio ciò che originariamente aveva spinto la casa norvegese a lasciare Mountain View per Sunnyvale, nell’ultimo anno poi le cose sono solo che migliorate, con l’allargamento di Panama e OneSearch (per dire solo due delle molte novità). Eppure da sabato primo marzo Opera torna a Google con il quale ha a lungo collaborato per la versione desktop del suo browser.

Opera Mobile è stato venduto a 35 milioni di persone e nella versione gratuita è presente su 100 milioni di telefoni cellulari, questo soprattutto per le sue prestazioni in un mercato ancora non molto affollato. Secondo le stime della società chi ha installato Opera fa un uso più dinamico e attivo della connessione internet mobile di chi non l’ha.

A proposito del cambio Jon von Tezchner, CEO di Opera, ha dichiarato: «Con il 2008 destinato ad essere l’anno in cui il web mobile diventerà mainstream, Google e Opera estendono anche ai cellulari la loro collaborazione, per dare agli utenti accesso immediato, di qualità e conveniente alle informazioni in rete».

Impossibile non notare il timing dell’operazione. Molte sono le ipotesi ma è lecito immaginare che Opera abbandoni Yahoo per non voler rischiare di entrare in una anche solo lontana parentela con i rivale di sempre Microsoft. D’altra parte c’è pure chi ipotizza un possibile acquisto del browser da parte di Google, che già di fatto in qualche modo “controlla” Firefox fornendogli le sue principali entrate monetarie e che potrebbe estendere il suo dominio allo stesso modo al mobile.

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