YouTube, ecco le API per la personalizzazione

Con l'apertura annunciata stamattina di ulteriori API il sito di condivisione video consente l'integrazione in altri siti e altri software di molte funzioni prima utilizzabili solo dal proprio portale. Così facendo mira a diventare il più ubiquo possibile
Con l'apertura annunciata stamattina di ulteriori API il sito di condivisione video consente l'integrazione in altri siti e altri software di molte funzioni prima utilizzabili solo dal proprio portale. Così facendo mira a diventare il più ubiquo possibile

L’annunciata novità che YouTube ha comunicato stamattina non è il live streaming. Se n’era parlato molto e lo stesso Steve Chen l’aveva annunciato come in arrivo entro fine 2008 ai microfoni di Pop17, tuttavia bisognerà aspettare. La novità, invece, è nella maggiore apertura del sistema tramite la maggiorazione delle API pubblicate.

Nel comunicato stampa YouTube precisa la sua volontà di essere sempre e continuamente più aperto. La direzione dell’apertura vuole essere la medesima dell’embed, cioè nel poter incorporare funzioni e servizi del sito di condivisione video nelle proprie pagine. Ne consegue l’evidenza per cui le nuove API mirino proprio ad aumentare l’interazione con la comunità YouTube da altri siti.

«Per i nostri utenti la notizia è che potranno partecipare attivamente alla comunità YouTube da qualsiasi punto della rete, incluse le destinazioni e le comunità che già frequentano regolarmente. Per i partner e gli sviluppatori invece la notizia è che ora YouTube è più di un sito», così il comunicato ha diffuso la notizia che YouTube vuole diventare pervasivo ed invadere la rete penetrando ancora di più diversi siti e diverse destinazioni.

Le nuove API daranno la possibilità di integrare in qualsiasi sito web le funzioni di upload dei video o delle risposte video, la modifica o l’aggiunta delle informazioni sull’account utente o sui video stessi, gestire i feed del proprio account, effettuare ricerche nel database YouTube e personalizzare l’interfaccia del player e i controlli di streaming.

In particolare l’ultima novità sembra essere la più degna di nota (fermo restando che rimane da vedere come e quanto saranno personalizzabili tali controlli) per come potrebbe dare vita a tipologie diverse di fruizione dei video.

La stessa direzione del sito di condivisione video propone alcuni esempi di nuove applicazioni. Tra i primi esempi emersi si segnalano il sito Animoto che sfrutta le API per permettere ai propri utenti di creare video musicali a partire dalla loro foto e poi mandarli su YouTube direttamente; TiVo proverà a portare YouTube sulla televisione; Electronic Arts consentirà agli utenti di catturare video dal proprio nuovo gioco, Spore, e inviarli.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti